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Coronavirus, Lombardi a Toti: "Non era tutto sotto controllo?"

Il Consigliere comunale di Spezia Bene Comune accusa il Presidente della Regione di aver messo il profitto davanti alla tutela della salute.

Massimo Lombardi Massimo Lombardi

 

La scelta affrettata e demagogica di voler primeggiare in Italia nelle riaperture, fatta nella prima parte dell'estate dal Governatore Toti, sta dando pessimi frutti in Liguria e soprattutto nella nostra città.

Quei provvedimenti hanno permesso condotte negligenti, assembramenti nelle spiagge, nelle piazze, nelle vie, nei locali pubblici e di fatto hanno sdoganato come lecita la mancata adozione della mascherina , unitamente al mancato rispetto del distanziamento sociale.

Tutto questo accade mentre gli operai erano e sono costretti ad ammassarsi sugli autobus per andare in fabbrica, mentre i turisti sono schiacciati nelle carrozze dei treni, divenuti veri e propri "carri bestiame", mentre la politica di Toti consiste in slogan e rassicurazioni fuorvianti, poste in essere solo per ingraziarsi consensi elettorali

Per chi ci governa la salute è ridotta a merce, mentre i lavoratori della sanità sono sempre più sfruttati, bistrattati nei loro diritti ed annichiliti, ed il sistema sanitario pubblico distrutto, con i i dirigenti incapaci premiati e chi è stato ed è in prima linea non viene degnato neppure della minima riconoscenza.

Altro che due pesi e due misure.

Il disinteresse per la stabilizzazione dei 158 OSS che meritano il contratto, a maggior ragione per tutto quello che hanno dato e fatto per i nostri cittadini, è lo specchio più fedele del fallimento di questa gestione.

Nella giornata di sabato è stata emanata una nuova ordinanza per l'uso delle mascherine h24 sia all'aperto che nei locali chiusi alla luce dell'aumento dei contagi e dei relativi ricoveri presso il nosocomio spezzino.

Ma come, Presidente Toti, non era tutto sotto controllo?

E' evidente come la responsabilità di ciò che si verifica è da attribuirsi a scelte politiche inqualificabili ed incommentabili, che per meri motivi elettorali non hanno ricompreso necessarie misure per la salvaguardia dei cittadini spezzini, che potevano e dovevano essere adottate.

Non può continuare questo farsesco balletto in cui, senza spiegarne i motivi, vengono prima accusate comunità straniere, per poi puntare il dito contro eventi sportivi, poi accusando ancora esercenti di bar e locali, in un rimpallo di responsabilità inaccettabili: tutto ciò va rispedito al mittente.

Al contempo il mondo della scuola, motore della comunità ed immagine del nostro futuro, vive con molte (legittime) domande e nessuna risposta, con alunni, genitori, insegnanti e personale scolastico mandati allo sbaraglio dalla cieca incompetenza di chi non conosce né sa gestire le vere priorità.

La logica del profitto come unica linea guida, la pavidità cialtrona, l'essere sempre proni al partito trasversale degli affari, il ricatto occupazionale usato come bastone e carota sono oggi la cifra di chi ci governa.

Concludendo ritengo che questi provvedimenti tardivi di fatto già disapplicati, e forse mai applicati veramente, denotino l'assenza di una visione reale e concreta della vita della comunità, da parte di una classe politica che dovrebbe occuparsi anzitutto e prioritariamente della salvaguardia della salute degli spezzini.

E' venuto il momento di dire basta a questa politica politicista, paludata di autoreferenzialità e soprattutto dare una prospettiva vera, ponendo al centro dell'agire politico la salvaguardia della salute e dei diritti, non le poltrone.

 

Massimo Lombardi
Consigliere Comunale Spezia Bene Comune/Rifondazione Comunista

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