«La situazione del covid in Liguria non è incoraggiante: purtroppo in questi giorni si registra un nuovo aumento dei contagi, ma anche dei casi in terapia intensiva. Numeri non paragonabili a quelli della prima ondata, ma che comunque dovrebbero indurre alla massima attenzione, viste anche le considerazioni, piuttosto preoccupanti, della comunità scientifica. Ci chiediamo allora perché la Liguria sia così reticente e riluttante sulla politica dei tamponi».Lo dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, vicepresidente della commissione regionale sanità.
«Ad esempio: in molti porti italiani con collegamenti da e per le isole, le autorità di sistema propongono in accordo con le compagnie navigazione il tampone gratuito ai passeggeri in arrivo. Una misura davvero utile per contenere a diffusione del virus. Eppure sembra che in Liguria ciò non avvenga –spiega Pastorino -. Se così fosse, si tratterebbe di una scelta incomprensibile, considerato che quello di Genova è uno fra i porti più grandi e trafficati del mediterraneo. Una misura sanitaria che con minimo disagio riuscirebbe a fornire indicazioni importanti, non solo per la Liguria, ma anche per le regioni o i Paesi di provenienza. Ma la politica di Toti, in un ostinato processo di rimozione del problema, sembra non voglia fare i conti con queste esigenze».