Mentre c’è chi continua a vivere come se nulla stesse accadendo, la situazione all’interno dei nosocomi si aggrava di giorno in giorno. I ricoveri stanno aumentando e, per il personale sanitario, cresce il livello di stress e insieme la paura di doversi ritrovare a lavorare nelle condizioni di soli pochi mesi fa.
I dati di questa mattina relativi all’Ospedale di Sarzana (dedicato Covid -19) appaiono tutt’altro che confortanti: 6 casi nel reparto buffer, 16 in pneumologia e 19 in geriatria dove, nella notte, è stato riscontrato un decesso, in più ieri ci sono stati 10 casi sospetti tra Pronto Soccorso e Radiologia. Considerare il tutto un cluster spezzino isolato e causato dalle attività ludico ricreative di cittadini di origine dominicana mi sembra assai limitante, ma anche distante dalla realtà dei fatti. La stragrande maggioranza dei pazienti ricoverati è di origine italiana, ieri sera sui 20 pazienti in geriatria 3 erano stranieri.
A Spezia una paziente in gravidanza è stata spostata agli infettivi. La gestione delle gravidanze si fa sempre più problematica se si considera che già due pazienti sono state inviate a Genova.
Il rischio della chiusura di attività normali si fa sempre di plausibile e non è un caso che da ieri sia scattato l’obbligo di dover indossare la mascherina h24.
Ormai è sempre più chiaro che qualcuno dovrà pagare lo scotto degli assembramenti spezzini e non di metà agosto. Chi l’ha permesso? Intanto si stanno moltiplicando i problemi riscontrati dai medici di medicina generale per quanto riguarda la richiesta di tamponi da effettuare ai pazienti. Ad essere sotto accusa è il sistema lento, contorto e decisamente poco pratico messo in atto da Asl 5 con i GSAT (Gruppi Strutturati di Assistenza Territoriale)che non consente la velocità della comunicazione tra i vari soggetti coinvolti e che rende macchinoso un sistema che invece dovrebbe rappresentare la garanzia di non poter più assistere all’ecatombe della scorsa primavera. Le attese sono decisamente troppo lunghe, talvolta superiori ad una settimana, anche se l’utente presenta sintomi assimilabili al Covid.
E' necessario agire per contrastare una situazione potenzialmente pericolosa. Di fondamentale importanza coadiuvare tutti gli sforzi per mantenere il Sant'Andrea ospedale Covid Free e per reintegrare i primari mancanti attraverso concorsi. Ben venga l'obbligo di indossare la mascherina h 24 e che i sindaci facciano tutto ciò che è in loro potere per verificare che l'ordinanza venga rispettata da tutti.
Asl 5 deve cambiare marcia e subito perché i tamponi devono poter essere effettuati in tempo reale sui cittadini e sugli operatori sanitari tutti, anche per coloro che sono dipendenti di ditte in appalto. Un primo passo in questo senso dovrebbe essere l'aumento del numero dei GSAT.
Pier Aldo Canessa,
candidato indipendente di Articolo Uno per la lista PD/Articolo Uno
