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“In questi 5 anni la sanità locale è stata lasciata allo sbando totale” In evidenza

Al convego del PD sulla sanità il minimo comun denominatore è "Sanità pubblica, senza se e senza ma".

Sanità, il tema più sviscerato durante questa campagna elettorale. Chi da una parte sostiene di aver fatto il meglio per la gestione dell’emergenza covid-19 e per la gestione dei 5 anni appena trascorsi, chi dall’altra parte parla di disastro su tutta la linea, emerso soprattutto durante l’emergenza sanitaria.

Non dimentichiamoci che il tema non è mai passato di moda nella provincia spezzina, non solo perché riguarda la salute di tutti noi, ma perché è stato protagonista di dibattiti, scontri e j’accuse: vedasi la storia infinita dell’ospedale Felettino, i 158 Oss, il San Bartolomeo, etc.

Palcoscenico di lato ultima foto PD

Palcoscenico di un convegno sulla sanità questo pomeriggio è stato il campetto del Limone, con i candidati della lista PD e Art1 assieme al Dott. Marco Santini, medico ospedaliero, al Dott. Tarcisio Andreani, medico di medicina generale (entrambi membri del Forum Sanità PD), l’avvocato Rino Tortorelli presidente del “Manifesto per la sanità locale” e il Dott. Paolo Malacarne, primario di anestesia e rianimazione Dea 2° livello presso l'ospedale Cisanello di Pisa, ad aprire il convegno Iacopo Montefiori.

Un convegno che nasce, come ha ricordato lo stesso Montefiori, perché in questi 5 anni la sanità locale è “andata allo sbando”. “Ho letto le parole di Cozzani (Matteo Cozzani, sindaco di Porto Venere e coordinatore della Lista Toti alle regionali) che come altri suoi colleghi di questo centrodestra demagogico e populista minimizza e dice che va tutto bene, così come hanno detto lo stesso sindaco Peracchini e Giovanni Toti, che ce lo ha ripetuto per mesi. Noi sappiamo che in questi 5 anni la sanità locale è stata lasciata allo sbando. Toti e Peracchini dovrebbero avere l’onestà intellettuale di prendere esempio (in riferimento alla Regione Toscana) da chi ha dimostrato di aver fatto meglio di noi”.

Una pandemia, secondo il Dott. Santini, che è stata la cartina al tornasole di una sanità già in crisi prima della pandemia con" i posti letto che erano già stati ridotti, con gli ospedali che si sono saturati a fronte di un numero maggiore di pazienti, con la mancata formazione di nuove figure professionali da inserire" come ribadito anche dal Dott. Andreani che ha sottolineato una distinzione “Loro (il centrodestra) sono per una sanità privata, noi invece siamo per una forte sanità pubblica”.

Guardando allo spezzino, l’ospedale del Felettino è una ferita aperta per tutti i cittadini, l’avvocato Tortorelli, dopo aver ripercorso la storia che ha visto l’agognato nosocomio come protagonista ha puntualizzato: “E’ una storia che evidenzia come dietro alla sanità ci siano interessi economici fortissimi. Un cambio di rotta è necessario, bisogna parlare di sanità pubblica senza se e senza ma”.

Dott Malacarne

“Se però il privato è entrato nella mente di tante persone è anche perché spesso nella sanità pubblica abbiamo lavorato male – così il Dott.Malacarne – Bisogna avere la capacità di distribuire al meglio le risorse che si hanno. Con il covid-19 è stato il disastro, ci sono stati degli errori di allocazione evidenti, soprattutto in Lombardia, ma anche nelle altre regioni ci sono stati dei problemi, in Toscana non è andato sempre tutto bene. La sanità privata non farà mai una distribuzione equa, perché è interessata al business, ogni volta che le diamo spazio ci mettiamo alle spalle la giustizia distributiva”.

Insomma, il minimo comun denominatore dell’incontro si potrebbe riassumere nella frase “No alla sanità privata, sì ad una forte sanità pubblica”, affermazione sostenuta anche dai candidati nella lista PD-Art1, Davide Natale, Fabrizia Pecunia, Francesca Castagna, Ilario Agata e Pier Aldo Canessa. Dall’importanza di difendere le realtà come la Pubblica Assistenza “Con la legge dello scorso luglio si impedisce alle associazioni come la Pubblica Assistenza di svolgere i servizi funerari, una cosa gravissima perché con quelle risorse possono finanziare altri servizi importantissimi” come ha ricordato Davide Natale, fino alla mancanza di organizzazione sottolineata da Fabrizia Pecunia “Nei mesi dell’emergenza ho avuto paura perché siamo stati lasciati soli. Una Regione che lascia da soli i sindaci lascia da soli i cittadini”.

Un centro destra che, secondo Francesca Castagna “Non ha avuto a cuore la salute delle donne. La Regione a trazione centrosinistra e le amministrazioni locali di prima avevano pensato per le donne all’istituzione della Breast Unit, con lo screening mammografico. Tutto questo è stato distrutto, i bravi medici sono migrati da altre parti perché l’Asl 5 non è attrattiva per un professionista”. Altro primo cittadino, dopo Fabrizia Pecunia, nella lista è Ilario Agata: “Abbiamo vissuto una conferenza dei sindaci a febbraio a tratti surreale. Avevamo chiesto al sindaco Peracchini che venisse immediatamente convocata una conferenza dei sindaci con il commissario di Asl5 che ha rifiutato il confronto. Dopo 2 mesi in piena emergenza covid siamo stati convocati in 4, io ero l’unico esponente del PD, sono stato praticamente circondato. Il commissario di Asl5 ha rifiutato ogni tipo di confronto e ha dichiarato che avrebbe risposto solo al presidente della Regione. Abbiamo la fuga dei pazienti e dei dipendenti dei presidi sanitari, questo è un punto da tenere a mente e dobbiamo migliorarlo”.

A chiudere gli interventi è stato il candidato Dott. Pier Aldo Canessa: “Il nostro è un impegno volto ad una sanità pubblica, dobbiamo costruire l’ospedale Felettino, rivalorizzare il San Bartolomeo, non so se lo sapete ma presto si andrà a chiudere Ortopedia a Sarzana. In questi giorni stanno aumentando i casi di covid, questo vuol dire che stiamo affrontando una seconda piccola ondata, per ora, senza i primariati di Direzione Medica, di Sanità Pubblica, di Pronto Soccorso, di Pneumologia e anche del Trasfusionale. Il 20/21 settembre è l’ultima spiaggia, dopodiché ci sarà la lombardizzazione”.

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