E’ tempo di presentazioni anche in casa del PD e Art1 in merito alle prossime elezioni regionali. Per la provincia spezzina per la lista a sostegno di Ferruccio Sansa i candidati sono 5. Presentazioni di rito per nomi e volti, alcuni già noti in realtà: Davide Natale, Francesca Castagna, Ilario Agata, Fabrizia Pecunia e Pieraldo Canessa.
A dirigere la presentazione che si è tenuta quest’oggi in via Lunigiana il commissario provinciale del PD Daniele Borioli e il segretario provinciale di Art1 Luca Gazzano.
Una partita difficilissima, secondo il commissario del PD Borioli, quella che si trova ad affrontare il PD assieme ad Art1 e il candidato Sansa: “Usciamo da 5 anni di governo Toti della Regione che sono stati un danno per la Liguria e un disastro per il territorio spezzino – così commenta i 5 anni trascorsi il commissario Borioli – Dobbiamo ridurre gli effetti di questi danni e invertire la tendenza. Considerando in primis i mancati obiettivi che si dovevano realizzare, come ad esempio la promessa del nuovo Ospedale Felettino non mantenuta”.
Le critiche che si soffermano anche sui temi ambientali, come sul progetto del Biodigestore di Saliceti, e sulle mancate infrastrutture come ad esempio il ponte Ceparana-Santo Stefano. Non solo le elezioni regionali, ci sono altre due partite che interessano il PD come quelle per il Comune di Levanto (il candidato sostenuto dal PD è Luca Del Bello) e per il Comune di Lerici (Roberto Vara).
“Dobbiamo dare un segnale agli elettori di centrosinistra, Toti non ha già vinto – cosi il segretario provinciale di Art1 Gazzano che ha ricordato come uno dei problemi principali della regione sia proprio la sanità, non a caso è nata l’idea della candidatura di Pieraldo Canessa, già primario di pneumologia a Sarzana e impegnato per i diritti del malato con il Manifesto della Sanità Locale – La Lega sta cercando di dimostrare che La Spezia e Genova sono territori di centrodestra, ma noi sappiamo che non è vero”.
Il capolista è Davide Natale, già assessore ed ex segretario provinciale del PD, che ha sottolineato come il tema sanitario, in particolar modo per la provincia spezzina, sia caldo e soprattutto dolente : “Ci ricordiamo di quel 7 ottobre del 2016 quando Toti e la Viale vennero al Felettino per posare la prima pietra dicendo che tutto era stato risolto, poi Toti ha avuto il coraggio di dire che gli spezzini, dopo l’emergenza dovuta al coronavirus, non si sono accorti della mancanza del Felettino, una delle più grosse corbellerie che si potesse dire. Dobbiamo rifondare completamente la sanità. Altro tema cruciale è legato all’ambiente, che dovrà essere la nuova economia dei prossimi anni, non ci dovrà essere contrapposizione tra lavoro e ambiente”.
Francesca Castagna, avvocato nativa della Spezia, anche se per 30 anni ha abitato a Roma, che ha deciso di rientrare nel suo territorio d’origine per ritrovare il senso di comunità tipico dei paesi più piccoli: “La vallata del Magra è la mia terra e il partito si deve spendere per diverse criticità note come ad esempio il crollo del ponte di Albiano che creerà delle ripercussioni. Non solo, anche il progetto del Biodigestore metterà in difficoltà un territorio già fragile, importante chiudere il ciclo dei rifiuti ma non con questa risposta, questa terra è stata solidale ma non può esserlo con un conferimento di rifiuti tale”.
E’ stata sottolineata più volte l’importanza di fare squadra, essere coesi verso un unico obiettivo perché “Quando siamo uniti il 99% delle volte vinciamo” ha ribadito il sindaco uscente di Levanto Ilario Agata: “Per vincere bisogna amministrare benissimo, non bene. Vogliamo essere alternativi e competenti nella conoscenza del territorio che amministriamo. Mi sarei aspettato che la Regione avesse mandato delle linee guida per quello che potrebbe succedere ad ottobre, come lo dovremo affrontare. Questo da l’idea di una navigazione a vista del sistema sanitario regionale. A livello infrastrutturale in questi 5 anni non è stata fatta neanche un’opera pubblica, l’unica il Ponte Morandi che non dipende da questa amministrazione regionale”.
Anche il primo cittadino di Riomaggiore Fabrizia Pecunia è presente tra i candidati: “Ho accettato questa sfida perché è un progetto politico ampio, inclusivo. Noi vogliamo cambiare il modello di Liguria. Siamo stati lasciati soli in un'emergenza sanitaria ed economica. Siamo in assenza di una pianificazione futura, necessaria per governare una regione. Le risposte ai giovani di oggi, anche a seguito dell’emergenza, bisogna darle anche utilizzando le risorse economiche che arrivano dall’Europa perché ricordiamolo, senza Europa non ce la possiamo fare, ma Regione Liguria deve rispondere con una pianificazione puntuale. I problemi trattati si devono trasformare in grandi opportunità. Come sindaco del comune di Riomaggiore i temi cardine sono il turismo e l’ambiente e il tema della prevenzione in ambito idrogeologico va affrontato, manca anche qui una pianificazione puntuale”.
“Da pensionato e quindi vivendo il servizio sanitario come utente mi sono reso conto che si sta sgretolando, soprattutto alla Spezia – così il candidato Pieraldo Canessa – Per questo quando Sandro Bretagna e Moreno Veschi mi hanno chiesto di candidarmi non potevo dir di no, mi sarei sentito un ignaro, un vile. Sono per una sanità pubblica senza se e senza ma, il Covid ne ha sottolineato la necessità, bisogna fermare il progetto di privatizzazione. Questa provincia ha bisogno di un ospedale, il Felettino si deve fare mentre Ire ha fatto di tutto per non costruirlo e arrivare alla risoluzione del contratto - ma non solo il tema sanitario, c’è anche quello ambientale - Non esiste una città come Spezia che ha delle ciminiere in mezzo al centro urbano, la regione non deve firmare intesa, Enel deve dismettere quella centrale, lì ci deve esserci uno sviluppo di altro tipo”.