L’istituzione della figura dell’infermiere di famiglia in comunità, caposaldo fra le iniziative istituzionali di Linea Condivisa, diventa uno dei punti fondamentali di Ferruccio Sansa per la difesa della sanità pubblica.
Un risultato importante, per Linea Condivisa, considerato che la nostra mozione a favore dell’introduzione sistematica dell’infermiere di comunità fu approvata dal Consiglio Regionale il 28 settembre 2018, quando si discuteva delle misure da attuare nell’emergenza ponte Morandi. Da allora ci battiamo per l’attivazione di questo progetto, su cui la giunta Toti è rimasta a guardare, e per incentivare sempre più una sanità territoriale, quando possibile domiciliata, vicina in tutti i sensi al cittadino.
Siamo soddisfatti che anche Sansa abbia riconosciuto il valore di questa proposta, che si dimostrerà valida non solo nei centri urbani e costieri, ma anche e soprattutto per garantire servizi essenziali nelle zone dell’entroterra, penalizzate dalle politiche che negli ultimi 5 anni hanno prodotto isolamento, spopolamento, depauperamento produttivo.
Solo con proposte concrete e idee chiare su come modificare l’attuale modello di governance potremo curare la nostra sanità pubblica.
Gianni Pastorino
Linea Condivisa