Noi di più Europa più La Spezia abbiamo sostenuto il professor Massardo quando la sua candidatura poteva essere unificante per tutto il centro sinistra, anche a costo di qualche polemica interna o meglio interregionale. Di fronte alla scelta (a nostro parere inaccettabile nel merito e ancora di più nel metodo) del PD di puntare esclusivamente all’alleanza con i 5Stelle e accettare Sansa, ci siamo messi al lavoro per rafforzare il terzo polo del quale intanto Massardo era diventato il candidato presidente.
Avevamo fatto insistentemente presente che per noi spezzini era fondamentale l’alleanza con Alleanza Civica e che in tale ottica sarebbe stato opportuno presentare due liste, (AC e +Europa; IV e PSI) anche per evitare che il terzo polo venisse semplicisticamente identificato (al di là delle intenzioni degli stessi interessati) con il partito di Renzi.
Come tutti ormai sapranno la nostra linea non è passata, e in molti casi, troppi, non è stata presa minimamente in considerazione.
Per questi motivi abbiamo preferito non candidarci e abbiamo deciso di investire le nostre energie in due progetti che riteniamo, anche per il bene del nostro partito, fondamentali.
Innanzitutto proseguiremo nel rafforzare la nostra alleanza con Alleanza Civica-Avantinsieme, in un ambizioso progetto che possiamo definire civico europeista, che siamo convinti potrà diventare una opzione politica importante nel levante ligure e non solo.
Anche come conseguenza di ciò ci impegneremo insieme ai civici nella durissima battaglia referendaria che ci attende.
Sarà una campagna tutta in salita, ma siamo convinti che sarà anche l’occasione per tornare a dialogare con tutte quelle realtà, soprattutto giovanili, che nei mesi scorsi si erano avvicinate a più Europa e che oggi sono giustamente critiche per come è stata gestita la corsa per le regionali.
E sarà l’ennesima occasione per dimostrare che, anche a costo di qualche strappo, il nostro gruppo crede davvero nella partecipazione, nell’incontro di idee e, soprattutto, nella libertà.
Dopo aver ricevuto molti “no” ci sembra giusto impegnare ogni nostra energia nel dire il nostro NO alla riforma della costituzione che con il taglio dei parlamentari dimezzerà la rappresentanza dei cittadini: progetto demagogico e pericolosissimo per la nostra democrazia.
Ancor più pericoloso, ci spingiamo a dire, dell’annunciata ma evitabile (se qualcuno ci avesse davvero creduto) riconferma di Toti
il Coordinamento di più Europa più Spezia.