«Il presidente Toti, in perfetto allineamento con la Lombardia, decide di non applicare l'ordinanza del Ministero della Salute circa l'obbligo al distanziamento sociale e all'utilizzo delle mascherine sui treni regionali e interregionali. Tutto questo mentre si registrano nuovi focolai di covid-19 e molti Paesi europei stanno verificando come agire per bloccare una seconda ondata del virus. Del resto, lo sappiamo, la Liguria pre-elettorale di Toti è tornata alla "normalità". Vera o finta essa sia». Lo denunciano il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, vicepresidente della commissione sanità, e il vicecapogruppo Francesco Battistini.
«Delle due, l'una: o esiste davvero il pericolo di una ripresa dell'epidemia (sembra peraltro che i numeri della Liguria non siano così confortanti), oppure una parte consistente della comunità scientifica sta raccontando cose non vere –commentano Pastorino e Battistini -.Sconcerta l'atteggiamento di Toti che, ormai in preda alle smanie elettorali, da una parte non si preoccupa della ripartenza dei servizi sanitari sul territorio, e dall'altra affronta in maniera aleatoria e carente la questione dei trasporti».
«Facciamo il punto sul caos sanità: i cup continuano a essere in difficoltà dopo mesi di chiusura, nonostante l'operato dei dipendenti; tanti reparti ospedalieri sono ancora chiusi, o riaperti solo parzialmente grazie alle pressioni esercitate dalla popolazione (è il caso di Oncologia 1 al Policlinico San Martino); disattenzione nei confronti dei punti di primo intervento sul territorio, già penalizzati da assurde riduzioni d'orario; limitazione degli screening oncologici, che per noi rappresentano invece uno snodo cruciale della prevenzione e quindi della cura.
A fronte di tutto ciò, Toti decide di prendere alla leggera le prescrizioni del Ministro Speranza in tema di sicurezza sanitaria sul trasporto pubblico – concludono Pastorino e Battistini -.Non contento, evita accuratamente di tracciare una exit strategy per incrementare l'offerta dei treni e trasporti sostitutivi; lasciando un'intera regione prigioniera dei disservizi autostradali, in una situazione di completo marasma. Insomma: molto più facile, per Toti, disattendere una direttiva ministeriale, far vedere che lui tira dritto sulla strada della sua "normalità" di facciata, piuttosto che dimostrarsi all'altezza della situazione e occuparsi dei problemi veri, vissuti dai Liguri ogni giorno».