"Rimaniamo sconcertati dalle affermazioni di Rifondazione Comunista -scrive CasaPound - Leggiamo testualmente nel comunicato che "le morti hanno un peso totalmente diverso", per poi procedere in uno sproloquio revisionista che arriva ad accusare la giunta comunale di non tener conto delle origini politiche della famiglia di Norma. Crediamo che sia scandaloso anche solo pensare determinate cose. Se poi è un consigliere comunale a scriverle, la gravità del fatto si amplifica esponenzialmente.
Questo dimostra quanto ancora siamo distanti dal raggiungimento di una memoria storica comune e quanto sia necessario ricordare la tragedia delle Foibe e del confine orientale. Chiediamo quindi le dimissioni immediate di Massimo Lombardi, in quanto oltre a non riconoscere implicitamente l'onorificenza a Norma Cosseto, le sue dichiarazioni sono un chiaro segno di revisionismo storico."
"Inoltre - conclude il movimento - saremmo curiosi di sapere cosa ne pensano le esponenti femministe in merito alle posizioni del candidato sindaco che sostenevano all'epoca delle comunali, nei confronti di una giovane ragazza stuprata da più persone e uccisa brutalmente. Sempre che anche per loro non esistano donne di serie A e donne di serie B"