Eravamo in lockdown. Durante le sue continue dirette Facebook il presidente della Regione inveiva contro il governo perché non gli permetteva di partire con i cantieri delle scuole. Milioni e milioni di euro già stanziati, pronti con gli operai che aspettavano il suo via. Questa la descrizione.
Bene, siamo ben oltre il lockdown e purtroppo ancora “ben oltre” anche qualsiasi via ai lavori. Ma dove sarebbero le centinaia di cantieri previsti?
Se un cantiere è stato fermato e si trova in attesa del via libera per ripartire, di certo non viene smontato per poi essere “ricostruito”.
Mai come in questo momento è importante che nel comparto scuola funzioni tutto, dopo quel che ha subito la Scuola a causa dell’emergenza Coronavirus. Eppure sembra che ancora una volta la maggioranza abbia perso di vista il particolare che dovrebbe ricordare: è alla guida della Regione. Adesso si possono far partire i cantieri per la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica.
Il prossimo settembre minori di ogni età saranno chiamati a tornare tra i banchi di scuola, facendo attenzione e rispettando il distanziamento sociale necessario in questa fase di convivenza con il covid-19.
Oltre al danno quindi magari evitiamo anche la beffa.
Perché per ciò che concerne la Scuola pubblica questa maggioranza sta sbagliando su tutta la linea. Già destinando gran parte dei fondi del comparto scolastico pubblico alle scuole paritarie che come tali possono contare su una retta.
Se poi come al solito si dà la colpa al Governo per le proprie mancanze, non solo si è poco efficaci nella gestione del settore, ma si continua a prendere in giro i liguri.
Far credere che una cosa stia procedendo non è uguale a farla procedere. Non si può ripetere più volte di essere in attesa che il via libera arrivi da Roma per la ripresa dei cantieri della scuola pubblica se questi di fatto non esistono.
Avere delle scuole sicure dal punto di vista strutturale è basilare: lo è ancor di più in un periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo.
Dove sono quelle decine di cantieri che dovrebbero rendere sicure le scuole per i nostri ragazzi? Per poter gestire correttamente il ritorno a scuola dei ragazzi liguri, le strutture a disposizione sono a malapena sufficienti e si dovranno probabilmente istituire degli accessi a turno.
In un contesto dove si rischia di doversi accontentare di requisiti purtroppo minimi, i soliti proclami e le scusanti non possono essere più tollerati.
Quindi chiediamo ancora una volta: dove sono i cantieri in attesa di ripresa? La competenza è tutta regionale.
È un diritto dei ragazzi liguri il poter contare su strutture sicure che consentano loro di avere una esperienza scolastica il più possibile normale, mentre è un dovere della politica far sì che ciò accada.
Non dovrebbe nemmeno esserci discussione su questo.
Eppure, nonostante le necessità, nonostante le richieste arrivate da più parti, la maggioranza sembra fare orecchie da mercante, adesso, alle necessità del comparto, pensando solamente alla poltrona e al modo di mantenerla.
Sulla scuola non si possono fare promesse elettorali vuote che non porteranno a niente. È ora il momento di agire.
Muovendosi in fretta però, perché a settembre riaprono le scuole. E se qualcosa andrà storto, sarà difficile non ricordarsene in cabina elettorale.
I nodi vengono sempre al pettine.