Era il 21 aprile scorso quando i sindacati di Polizia di CGIL e UIL e SILF scrivevano al Presidente della Liguria, Giovanni Toti, per chiedere un programma di screening sul COVID19 per le forze dell'ordine.
Carabinieri, Polizia, Polizia penitenziaria, Polizia locale, Guardia di Finanza e Vigili del fuoco durante il lock-down sono stati impegnati, continuamente, sul territorio. Oltre che nelle loro normali funzioni di tutela della cittadinanza hanno svolto un'azione di controllo capillare al fine di garantire il rispetto dei DPCM e, dunque, il contenimento della pandemia nel nostro Paese.
A loro oltre al nostro grazie dovrebbe andare la nostra attenzione puntando, in primis, proprio ad accogliere e rendere operative le richieste delle sigle sindacali.
Un mese dopo la prima lettera CGIL, UIL e SILF essendo rimasti senza alcuna risposta ne hanno inoltrato una seconda, con la medesima sollecitazione: eseguire il monitoraggio, attraverso i test sierologici, delle condizioni di salute di tutto il comparto sicurezza.
Ad essa l'Assessore alla Sanità risponde con una brevissima lettera di rassicurazioni. Era il primo giugno e veniva comunicato che erano in fase di elaborazione le apposite delibere di Giunta per avviare la campagna di monitoraggio sul COVID19, così come stabilito anche da un Ordine del Giorno approvato dal Consiglio regionale.
È passato quasi un mese dalla risposta dell'Assessore Sonia Viale e a noi, oltre alle chiacchiere, non risultano ancora passi concreti. Ne chiederemo conto alla Giunta Toti con una interrogazione.
Francesco Battistini
Consigliere regionale
Italia in comune/Linea Condivisa