"Leggendo la nota delle associazioni di categoria, che ringraziamo per aver evidenziato le misure che il Comune della Spezia ha intrapreso a beneficio del commercio e le attività commerciali, spiace dover rispondere che purtroppo il Comune non ha la bacchetta magica per intervenire immediatamente sulla crisi innescata dalla pandemia da Covid-19. Dal Governo sono arrivate briciole a fronte della grave difficoltà che ha travolto tutti i Comuni italiani che, ad oggi, si ritrovano nella grave condizione di non incassare nulla e, contemporaneamente, dover far fronte alle spese correnti per garantire il normale funzionamento della città e per aiutare le nuove fasce di povertà che stanno, purtroppo, emergendo". Così i consiglieri Andrea Biagi e Marco Frascatore, del gruppo Cambiamo!, replicano alle associazioni di categoria sulla richiesta di esenzione della Tari.
"Per dare ossigeno al tessuto commerciale spezzino, l'Amministrazione ha concesso gratuitamente spazi pubblici, è stato messo a disposizione gratuitamente un tecnico di ASL5 esperto in materia di prevenzione sanitaria per evitare false partenze ed è stato confermato, nonostante l'emergenza covid-19, di essere il Comune con tasse più basse in tutta la Liguria per quanto riguarda irpef comunale, tari e le rette in gratuità o fortemente scontate per asili nido e mense scolastiche. Tutte azioni che sono fortemente rivolte a sgravare il più possibile tutti i cittadini dalle tasse comunali incentivando così i consumi. Per quanto riguarda la TARI, chi è in buona fede sa che è attualmente regolata dall'autorità ARERA e non si può non pagare al gestore il costo di un servizio che supera 24 milioni l'anno, perché ciò vorrebbe dire che altri cittadini avrebbero un aumento consistente di tasse.
Tutti i Comuni italiani, come più volte sollecitato da Anci, sono in grave difficoltà di cassa in questo momento e se il Governo non interviene concretamente dando risorse agli stessi, permettendo così un vero spazio di manovra, sarà veramente difficile affrontare questa crisi. L'Amministrazione è disponibile, come già è stato fatto durante i tavoli di lavoro per la ripartenza, a interloquire con le associazioni di categoria ma a viso aperto e franco con un confronto ciascuno per propria competenza. Il Comune deve tenere la barra dritta, garantire i servizi essenziali ed essere pronto a favorire una ripresa economica attraverso la politica del fare. Purtroppo i miracoli, senza un Governo forte alle spalle, non possiamo compierli", concludono.