Nei primi passi della campagna elettorale che ci porterà alle elezioni che molto probabilmente si svolgeranno a metà settembre, vediamo una delle ragioni che hanno portato tanti di noi a formare il nuovo movimento politico del Buonsenso.
Da una parte abbiamo un governatore che sentendosi sicuro del risultato a suo favore spinge in modo ossessivo per un voto immediato che non consenta a nessun altro soggetto politico di dire la propria, in parole povere pur di avere riconfermato il suo posto è disposto a cancellare di fatto la campagna elettorale violando una delle basi della democrazia in Italia.
Dall'altra parte abbiamo un’accozzaglia che, non contenta di tradire i suoi ideali, non riesce nemmeno a mettersi d'accordo su un nome per il candidato alla presidenza della Liguria. Non solo, passa la palla a Roma. In pratica il candidato che verrà a guidare questi insani gruppi politici non sarà nemmeno scelto da chi vive in Liguria ma sarà catapultato direttamente dalle decisioni di Roma.
Tutte e due le parti politiche la destra della Lega con Toti e la sinistra che raccoglierà da Renzi a Zingaretti a Bersani fanno la stessa cosa: usano la Liguria per i loro guadagni politici o affaristici.
Il presidente della Liguria deve essere espressione diretta del territorio e della cultura e civiltà ligure. Cosa ne sanno Bersani o Zingaretti di cosa ha bisogno la Liguria, che cosa ne sa Salvini di cosa ha bisogno un Ligure? Per queste forze politiche la Liguria serve solo da tappetino per far ingrassare di voti o soldi, a seconda dei casi, gente che non ha niente a che fare con la nostra amata regione.
Nessuna compagine avrà la benché minima idea di cosa significa vivere e amare la Liguria. È tutta gente che si mette insieme esclusivamente per arrivare a un punto solo: vincere la poltrona.
È per questo che ilBuonsenso sta avendo tanto successo in così poco tempo ed è per questo che molti che hanno lottato per ideali e seguono ancora quei valori si sono uniti per dare alla Liguria finalmente una risposta dai liguri, ognuno di noi è nato qui ognuno di noi è l'espressione diretta della nostra terra.
Basta farci usare come salvadanaio delle altre regioni e da partiti che nulla hanno a che fare con noi. I liguri da oggi alzano la testa.
Foto- Facebook/Alice Salvatore