Leggo con stupore come misura la fretta il sig Toti. Aveva fretta di far tornare la gente a cavallo, di fare aperture varie, di negozi o altro, due o tre giorni prima del governo, invece il Cup per le prenotazioni sanitarie riaprirà solo il 15 giugno. Cup, ovvero un servizio davvero urgente visto che il covid 19 non ha fatto sparire le altre malattie e per qualcuno il ritardo potrà costare caro per cure o diagnosi tardive. Credo che questa decisione sia molto grave visto che chiaramente i servizi sanitari vanno preparati per riaprire le attività ma dover aspettare ad aprire il Cup un mese in più rispetto ai Cavalli o ai negozi mi sembra eccessivo. D’altronde per Toti non sono molti neppure gli oltre 5 anni di passi falsi che hanno portato al blocco dell ospedale. A lui il Felettino nuovo non manca ma agli spezzini sì, lui dovrebbe vergognarsi per ciò che dice.
Per Toti Invece è urgente, ad esempio, mandare avanti la scelta sciagurata del Biodigestore. Poiché non lo vuol fare in casa sua ma in casa nostra, ed anche mia a Vezzano/S.Stefano, gli vorrei ricordare che a Saliceti si lavorano già I rifiuti anche per buona parte di Genova e che il piano provinciale dei rifiuti non prevede di collocare un Biodigestore sovrastimato sulle falde acquifere. Aggiungo che sul tipo di impianto, visto che il piano Provinciale e Regionale vigenti prevedono per l’umido che ogni provincia si occupi del suo, da noi le 25-30000 T. previste non rendono fattibile ed economico il Biodigestore di Iren per 90000 Tonnellate perciò si dovrà ripensare anche il tipo di impianto compatibile con il ns.territorio.
Paolo Putrino