"Siamo sconcertati dalla latitanza istituzionale alla quale stiamo assistendo. Ancor prima dell’emergenza Coronavirus, l'amministrazione era palesemente scomparsa sotto i nostri occhi.
L'ultimo consiglio comunale risale all’11 febbraio 2020. Abbiamo atteso per settimane un incontro per condividere la stessa emergenza sul nostro territorio, ma nulla di tutto questo si è avverato.
Due fugaci apparizioni a distanza per discutere dei buoni alimentari che con fondi governativi si dovevano distribuire. Anche qui la linea era stata già segnata ancor prima di poterla mettere in campo.
Poi il nulla, capiamo che il confronto dia sempre fastidio, ma sapere le iniziative che vengono decise tramite il sito del comune è alquanto preoccupante. Tenendo conto che il suo slogan era “un’amministrazione che ascolta”.
Il Sindaco sta cercando di anestetizzare il confronto politico, e come suo solito cerca la scorciatoia più breve, ma alquanto scorretta. Con le varie iniziative che abbiamo visto sin qui, flebili spot elettorali, si è spaziato da una visibilità all’altra senza capo né coda.
Non voglio entrare nel merito, perché credo che le risposte le dovrà dare urgentemente in Consiglio Comunale. La realtà però è un'altra. Dopo quattro anni il tempo si è fermato a Santo Stefano Magra, sicuramente per quanto riguarda le opere che dovevano essere finanziate e terminate.
Il palazzo comunale, lasciato in balia degli eventi, quanto costerà per finirlo? Nuovo polo scolastico? Attendiamo qualche data per sapere la fine della genesi. La famosa rotonda di Via XXVII Gennaio? Ricordarsi di contattare ANAS non è un virus.
Senza contare altre promesse rimaste sul tavolo e già deliberate all’ unanimità, dunque atti veri e propri. Si sono persi mesi e parole al vento sicuramente per due battaglie, “punte di diamante” dell’amministrazione, le due famose pratiche che hanno diviso l’intera maggioranza: megadistributore e il punto ristoro del parco 2 Giugno. In barba anche a quei cittadini che speravano in un nuovo rinascimento.
Chiedo ancora al Sindaco di pensare meno a qualche improbabile campagna elettorale e di dare concretezza alle tante promesse che ha espresso sino ad ora. Il tempo passa inesorabilmente e del domani non v’è certezza".
Francesco Ponzanelli, Alberto Monticelli e Pietro Serarcangeli
Gruppo Santo Stefano Popolare