Dopo una difesa formale ed alquanto scomposta nell’audizione della commissione sanità del nostro comune, il Presidente Toti ha dato il benservito alla commissario straordinario di Asl5, togliendole ogni potere sulla gestione dell’emergenza COVID.
Il provvedimento è esteso anche alle altre Asl e al San Martino. Questa tardiva presa di distanza del presidente costituisce la più evidente dimostrazione della validità delle denunce da noi fatte a più riprese e del fatto che non è vero che “tutto andava bene”.
Solo così si spiega un atto così straordinario e grave. Il problema è che i direttori e commissari delle Asl sono stati silurati e sostituiti da un altro commissario straordinario -il direttore di ALISA- che, a sua volta, non ha finora certo dato prova di grandi capacità e di efficienza, sia nella gestione dell’emergenza COVID, sia in quella dell’ospedale Felettino. Pensiamo si possa davvero dire che si è passati dalla padella alla brace! Forse, presidente Toti, sarebbe stato meglio “commissariare anche il commissario” e magari sostituire anche l’assessore alla sanità con qualcuno anche solo leggermente più capace e meno presuntuoso ed arrogante.
Solo così i cittadini spezzini e liguri potrebbero forse cominciare ad essere meno preoccupati per la loro salute.
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