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Pci: è il momento degli atti concreti In evidenza

La situazione legata all'emergenza Coronavirus in Liguria è ancora pesante con un aumento di contagi di nuovo in aumento su cui il Governo regionale dovrebbe riflettere.

 

Tuttavia, vista la ripresa graduale prevista da domani con la seconda fase, è bene cominciare a pensare anche al dopo quando arriveranno le perdite di posti di lavoro ed emergeranno, sempre più devastanti, le situazioni di coloro che non erano abbastanza solidi per far fronte a mesi di chiusura. Al calo del PIL che ci ricordano ogni giorno sappiamo corrisponde sempre il calo dei posti di lavoro, la contrazione dei salari, il licenziamento dei lavoratori precari, dei lavoratori non garantiti; insomma la macelleria sociale cui il capitalismo è solito ricorrere da sempre per rimpinguare le proprie casse.

È assolutamente necessario che il Governo centrale e regionale si facciano carico di misure che blocchino i licenziamenti, che supportino lavoratori, piccole imprese e partite iva; non con proclami ma con provvedimenti concreti, senza favori a Confindustria e senza far ricadere la crisi che verrà sui lavoratori dipendenti e di ogni tipo.

In tal senso la Federazione ligure del Partito Comunista Italiano chiede al presidente Toti di attivarsi in condivisione con i sindaci liguri per agevolare le riaperture previste e, di conseguenza, i lavoratori con:

- eliminazione degli addizionali IRPEF previsti nel 2020 a tutte le realtà che per questa emergenza sanitaria hanno dovuto sospendere la propria attività o che hanno dovuto prevedere una riduzione dell'orario di lavoro, come alcuni artigiani e partite iva;

- garanzia di un "reddito di quarantena" grazie ad un contributo che compensi i mancati incassi;

- possibilità di un accesso al credito bancario facilitato;

- contribuzione al canone di locazione dei fondi in cui vengono svolte le attività;

- sostegno al pagamento delle utenze ad uso lavorativo.

È il momento degli atti concreti e non della strumentalizzazione e della continua campagna elettorale a cui abbiamo assistito finora come in occasione della squallida passerella riguardante la "cerimonia delle mascherine" o, in ultimo, nella prevista distribuzione delle mascherine nelle farmacie a carico della regione pubblicizzata con il simbolo della lista Toti.

A livello nazionale chiediamo al Governo centrale di fare la propria parte con l'attuazione di politiche volte realmente alla tutela dei cittadini e che sollecitino i Governi regionali in quella direzione senza assecondare unicamente le soffocanti richieste di Confindustria.

Ribadiamo, oggi ancor di più, nell'ottica di facilitare l'attuazione di certe politiche fondamentali per risollevare le sorti del Paese, la necessità di una patrimoniale secca che si sostanzi nella tassazione dei grandi capitali.

Questo consentirebbe, tra le altre cose, già citate, di ricavare fondi utili all'assistenza di famiglie meno abbienti con agevolazioni non solo su buoni spesa alimentari e su attività di utilità sociale ma anche sull'acquisto di materiale didattico e su un'indispensabile riduzione del divario digitale tra gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado con un intervento strutturale che dia la possibilità a tutti di accedere alla connessione internet e di avere a disposizione strumenti tecnologici necessari per la didattica a distanza. Un Intervento fondamentale non solo in questa fase di emergenza ma anche e soprattutto in prospettiva viste le indiscrezioni degli ultimi giorni circa le previste modalità di riapertura delle scuole a Settembre per cui le risorse stanziate ad oggi non sembrano essere assolutamente sufficienti vista la palese difficoltà di molti bambini e ragazzi nel seguire le lezioni tra le mura della propria abitazione.

Mentre i partiti d'opposizione e di maggioranza continuano a lavorare chi "col favore delle tenebre" chi, talvolta, piegandosi alle stesse, noi Comunisti, alla luce del sole, ci schieriamo, come sempre, dalla parte dei più deboli, degli sfruttati, dei lavoratori, dei precari e delle loro famiglie, certi che nell'affrontare e vincere la grande battaglia che ci si pone innanzi, lo spettro di una crisi finanziaria ben più grave di quella del 2008 e ben più drammatica dell'odierna emergenza sanitaria, la classe lavoratrice italiana meriti un ruolo centrale: non pagheremo ancora una volta noi le carenze di un sistema malato fondato sul profitto!

PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Federazione della Liguria

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