Siamo alle porte dell’inizio della fase 2 dell’emergenza covid19 e tutta la politica sta riscaldando i motori per la ripartenza della Nazione; anche la politica nostrana non è da meno.
Ma ci chiediamo: si è già dimenticata delle colonne militari che trasportavano le bare da Bergamo? Gli appelli degli scienziati, che sottolineano come migliorare la salute dell’uomo e degli animali assieme a quella delle piante e dell’ambiente sia l’unico modo per mantenere e preservare la sostenibilità del pianeta, vengano tenuti nella corretta considerazione?
Purtroppo noi non abbiamo questa percezione anzi, siamo sconcertati dalle superficialità di questa politica che si appresta a violentare per l’ennesima volta un comune, Santo Stefano di Magra, e un territorio, La Macchia, con colate di cemento per costruire strade, viadotti e mega impianti.
Ma siamo l’ombelico di tutte le nefandezze?
Non bastano i container, il traffico, il TMB, le svariate servitù come asse autostradale, Snam, elettrodotti, metanodotti?
Sembra che tutte le problematiche, le criticità territoriali e dei paesi limitrofi alla fine trovino soluzione qui, nella località La Macchia.
Siamo basiti dalle proposte del comune di Aulla che decide di risolvere i suoi problemi scaricandoli su un altro territorio, su altri cittadini.
Siamo vicini alla popolazione di Albiano e ne comprendiamo l’isolamento, perciò siamo disponibili a trovare soluzioni adatte per questa contingenza, e accetteremmo anche di condividerne i sacrifici, se non ci fossero altre soluzioni.
Ma la soluzione in realtà c’è, ed è già pronta a costo zero; è l’utilizzo del casello autostradale di S. Stefano M. che dista 500 metri dal parcheggio a15 da cui dovrebbe partire l’ipotetica nuova rampa.
Perché allora ipotizzare un cavalcavia, che dovrebbe fra l’altro superare un notevole dislivello?
Cos’è questa proposta blasfema se non insipienza, incapacità di valutazione?
Ora la popolazione della Macchia si ribella e dice NO alla rampa provvisoria che dalla A 15 porterebbe il traffico di Albiano a sfociare su un vecchio e inadatto cavalcavia in via Arenelle per poi proseguire su via Togliatti.
La popolazione della Macchia dice NO alla bretella Ceparana- S. Stefano, che aumenterebbe il traffico su gomma sul nostro territorio .
La popolazione della Macchia dice SI all’apertura del casello autostradale a Ceparana, dice Si a tariffe agevolate sulla tratta Pontremoli -Aulla- Carrara per pendolari ed operatori economici.
La popolazione della Macchia dice NO alla costruzione del digestore anaerobico di Saliceti per le note e ampiamente dimostrate controindicazioni che presenta alle quali aggiungiamo la produzione di oltre 4 volte le polveri sottili di un normale turbogas per la produzione di energia elettrica.
Il mondo scientifico ha effettuato studi sulla trasmissione dei virus per via aerea che viaggiano a considerevoli distanze trasportate dalle polveri sottili causate dall’inquinamento da traffico.
La conferma ci viene da uno studio congiunto delle università di Bari, Milano, Bologna, Trieste , Napoli coordinato dal prof Alessandro Miani e da da S.I.M.A. ( Società Italiana per lo Studio Ambientale); l’inquinamento da traffico risulterebbe dunque un vettore di epidemie (Notizie date da ANSA e RAINEWS il 24/04/2020).
La popolazione della Macchia dice Si alla costruzione di piccoli impianti aerobici per lo smaltimento della FORSU a livello di comprensorio.
La popolazione vuole solo poter vivere bene la macchia.
Comitato Vivere Bene La Macchia