Il coordinamento provinciale del PD chiede a gran voce il confronto tra i vertici Asl e i sindaci della provincia spezzina: "È evidente che il rifiuto della Commissaria dell'Asl, di incontrare la larga compagine dei Sindaci che chiede di avere puntuali informazioni sull'andamento dell'epidemia Covid-19, costituirebbe un atto di inaudita gravità istituzionale", così si legge in una nota del coordinamento provinciale del PD.
"Tanto più in considerazione dei compiti insostituibili e fondamentali che i Sindaci sono chiamati a svolgere, proprio a tutela della salute dei cittadini, nell'organizzare e presidiare sui loro territori il rispetto delle normative emanate dal Governo e dalla Regione".
"La richiesta avanzata dai Sindaci è datata ormai quasi due settimane e pensare di "risolvere" quella richiesta con la sola convocazione del "Comitato ristretto", come sembra emergere dalle ultime cronache locali, sarebbe addirittura offensivo".
"Se un atto di tale arroganza venisse davvero portato a compimento, ci troveremmo di fronte a una frattura istituzionale insanabile, che chiamerebbe in causa direttamente la responsabilità politica della Giunta Regionale, dalla quale sono indicati e nominati i vertici della sanità".
"Per quanto all'opposizione, il nostro senso di responsabilità politica e istituzionale ci spinge a fare ancora una volta appello al Presidente della Regione, all'Assessore regionale alla Sanità, al Sindaco della Spezia, nella sua qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, affinché evitino questo strappo e impongano ai vertici dell'Asl spezzina quel confronto aperto e trasparente che gli amministratori chiedono in nome e per conto dei cittadini amministrati e che appare indispensabile per una leale collaborazione".
"Non c'è più tempo: il "Comitato ristretto" ha senso solo se precede una riunione plenaria la cui convocazione deve essere contestuale e urgentemente convocata per un giorno della prossima settimana".