"I settori economici primari del Paese sono stati totalmente dimenticati dal governo. Le imprese continuano a pagare i propri dipendenti, senza poter accedere agli ammortizzatori sociali, perché oltre a non fermarsi l'agricoltura, le piante e gli animali hanno bisogno di continuità nel loro accudimento.
Nonostante appelli, incontri e lettere ancora, decreto dopo decreto, non si vede un euro per la liquidità delle imprese della pesca e agricoltura. In Liguria, la floricoltura è in ginocchio, i viticoltori hanno molto prodotto invenduto, dopo il crollo della domanda per la chiusura dei ristoranti, e la vendemmia si avvicina, senza alcuna certezza per il futuro. Anche i nostri pescatori sono senza scialuppe di salvataggio: molte marinerie continuano ad andare per mare, nonostante il pescato abbia subito un deprezzamento per la scarsa richiesta sul mercato, ma non si hanno certezze neppure per i pagamenti arretrati dei ristori per i fermi obbligatori degli anni passati, che rappresenterebbero, oggi più che mai, un'indispensabile iniezione di liquidità.
Il ministro Bellanova non ha preso in considerazione nessuna delle nostre proposte, frutto delle richieste delle categorie, non ha aumentato di un euro le risorse, totalmente insufficienti, per agricoltura e pesca, anzi ha ampliato ancora la potenziale platea dei beneficiari, riducendo a pochi spiccioli i fondi alle nostre imprese. Non c'è un euro a fondo perduto: la strada intrapresa da questo governo è quella dell'indebitamento delle aziende e della chiusura di migliaia di piccoli produttori e marinerie". Lo dichiara il deputato della Lega Lorenzo Viviani, capogruppo in commissione Agricoltura alla Camera.