"Premesso che la magistratura dovrà compiere il suo lavoro è tuttavia evidente che l'apertura di un'indagine conoscitiva ha acceso i riflettori sulla situazione della gestione Covid-19 in Asl 5, con particolare riferimento al numero ingente dei decessi. Si tratta di anomalie che abbiamo denunciato e che hanno portato la regione Liguria al secondo posto in Italia per numero di deceduti sul totale dei positivi, situazione avvalorata successivamente anche dall'indagine del Sole 24 Ore.
Abbiamo proposto soluzioni, chiesto chiarimenti anche rispetto alla gestione dei positivi all'interno delle Rsa ma non abbiamo ricevuto le rassicurazioni che chiedevamo per i cittadini. Fin dal marzo scorso medici e infermieri hanno lavorato in reparti Covid senza i necessari dispositivi di protezione personale, per poi tornare al lavoro in reparti "puliti", con un evidente rischio di contagio per loro stessi e per i pazienti ancora sani. Ora c'è di più. Il 24 marzo c'è una incredibile decisione di Alisa di continuare a far lavorare i medici anche dopo che avevano effettuato servizi senza gli adeguati Dpi. E nonostante tale pericolosa decisione nessuno si è prodigato per effettuare tamponi e test sierologici a tappetto sugli operatori sanitari.
Test avviati solo qualche giorno fa.
Che si è trattato di una gestione superficiale è del tutto evidente, che la magistratura compirà il suo lavoro in automia altrettanto. Che i cittadini, i pazienti e le loro famiglie abbiano diritto ad una gestione trasparente ed efficiente dell'emergenza ancora di più. Noi continuiamo a chiedere le risposte che non ci sono arrivate e a proporre soluzioni concrete che potrebbero essere messe in campo da subito nell'interesse di tutti".