Dopo lo shock iniziale che ti sbalordisce e ti priva di ogni forza, bisogna ragionare come affrontare questa ennesima ferita che il nostro territorio subisce. Mi riferisco alla drammatica frantumazione del ponte sul Magra, che unisce Liguria e Toscana e ne interrompe il flusso vitale di migliaia di cittadini.
Si trovino al più presto le responsabilità, Anas deve rendere conto. E il governo si muova subito con determinazione su questo fronte e interpreti velocemente i disagi che il crollo ha provocato, provocherà e soprattutto, assieme agli enti locali, colga l'occasione per ripensare ad un sistema di mobilità complessivo e condiviso.
Vi dico cosa farei io, dal punto di vista metodologico, se ancora rivestissi incarichi istituzionali e lo dico soprattutto agli eletti liguri del PD in Parlamento e in Regione. Vi assicuro, senza nessuna nota polemica, che l'unico mio obiettivo sarebbe quello di stimolare una rapida comprensione dell'entità del problema.
Quindi: 1) si venga a vedere cosa è successo, sul posto si hanno sensazioni diverse. 2) si ascoltino i sindaci e i portatori di interessi: imprese, lavoratori, studenti tanto per citarne alcuni. 3) si riferisca dettagliatamente al governo e lo stesso (secondo il mio modestissimo parere) si proponga come regista della operazione, mettendo le due regioni e gli enti locali seduti allo stesso tavolo. Tavolo che lavori sull'emergenza e sulla prospettiva. Simultaneamente, senza perdere tempo. 4) Si comprenda che, seppur il ponte insiste in territorio toscano, paradossalmente, i disagi maggiori li avvertiranno i cittadini liguri. 5) Si colga l'occasione, seppur causata da un evento drammatico, che è giunto il momento di mettere mano al sistema di mobilità complessivo di questo territorio Ligure -Toscano e si finanzino progetti che rimbalzano dallo Stato alle Regioni da tanto, troppo tempo.
Ecco, comincerei a fare queste cose, subito, senza perdere tempo. Possibilmente muovendomi, con le dovute cautele dettate dalle norme di contenimento del Covid, domani stesso. Grazie a tutti per quel che potrete fare.
Massimo Caleo, ex senatore Pd