"Abbiamo letto con attenzione l'ordinanza del governatore Toti sul contenimento del Covid 19.
E non è possibile comprendere perché la scelta del Governatore Ligure sia diversa da quella fatta in Toscana o in Lazio.
Mentre a chi giunge in Lazio o in Toscana dalle zone considerate a rischio è richiesta una particolare cautela nei comportamenti sociali, invece a chi giunge in Liguria pare si chieda solo di registrarsi a un indirizzo mail o di fare una telefonata in Regione.
Il Lazio chiede a chiunque provenga dalle zone a rischio di osservare la permanenza domiciliare, il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza fino alla valutazione a cura del dipartimento di prevenzione.
La Toscana stabilisce per chiunque vi faccia ingresso o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni, dopo avere soggiornato in zone a rischio epidemiologico, l'obbligo di procedere all'isolamento fiduciario volontario dal giorno dell'ultima esposizione, comunicando tale circostanza, soprattutto in presenza di sintomi, se residente o domiciliati in Toscana, al proprio medico di medicina generale o pediatra.
Le misure si applicano a chiunque provenga in qualche modo dai territori oggetto di attenzione da parte dell'ultimo decreto del governo.
Perchè in Liguria – regione a confine diretto con le zone a rischio contagio – Toti non pare prendere nessun provvedimento di cautela – verso chiunque, residente o meno - provenga dalle zone a rischio?
Perchè Toti chiede una semplice segnalazione di presenza e solo a chi non abbia motivi di residenza o di lavoro o di qualche necessità per trovarsi in Liguria ?
Vorremmo essere certi della salvaguardia della salute di chi si trova nei nostri territori, per questo vogliamo più chiarezza da parte del Presidente della Regione.
Vogliamo venga chiarito perché in Liguria non ci sia l'obbligo di quarantena.
Non lo deve a noi, Toti lo deve a chiunque si trovi a vivere nel nostro territorio e poi a tutti gli italiani, perché quella contro il Covid 19 è una battaglia che ogni Regione combatte per tutto il Paese".
Federica Pecunia
ITALIA VIVA LA SPEZIA