“La decisione del consiglio di Dipartimento dell’Università degli Studi di Genova, che prevede la disattivazione del corso di laurea in fisioterapia presso il Polo della Spezia è un grave danno per la nostra provincia e non mi trova affatto d’accordo. Molteplici sono le ragioni per garantire la continuità dell’offerta didattica in fisioterapia. In primo luogo, è la tradizione stessa del Polo della Spezia a richiedere che venga mantenuto un corso che è stato tra i primi ad essere attivato ed ha dato al nostro tessuto locale professionisti validi, che hanno generalmente trovato lavoro entro il primo anno seguente alla fine degli studi. In secondo luogo è l’integrazione tra Università, sistema sanitario e sistema socio-economico locale a subire un duro colpo nel caso in cui si disattivi un corso di laurea così importante. Non dimentichiamoci che allorché un neolaureato in fisioterapia affronta un periodo di tirocinio si rivolge alle strutture limitrofe all’università in cui studia, ottenendo la possibilità di imparare dai professionisti presenti sul territorio e garantendo a questi ultimi quel ricambio generazionale senza cui il lavoro di ognuno perde significato. In ultimo, avere un Polo didattico universitario che abbia un’offerta variegata consente a molti giovani che non possono permettersi di vivere da studenti fuori sede la possibilità di studiare nella propria città, senza fare i pendolari. Se iniziamo a smontare passo dopo passo l’offerta del Polo sarà un danno per tutti”. Così in una nota il Vicesidanco di Sarzana Costantino Eretta ha commentato la notizia della chiusura del CdL in fisioterapia presso il Polo della Spezia.