Leggiamo stupiti le dichiarazioni dei consiglieri di “Cambiamo”, che utilizzano parole un po’ esagerate verso il responso della Sovrintendenza.
Quasi un’esultanza per la probabilità che non si realizzino parcheggi in struttura nella piazza.
Noi pensiamo che le richieste degli operatori, di alcune associazioni e dei commercianti del centro vadano invece rispettate ed accolte, proprio perché nate da un percorso di partecipazione, dove si è chiesto il loro parere ma poi non lo si è ascoltato fino in fondo.
Ed è comunque un fatto che rimanga in capo a chi governa, ed alle forze che sostengono chi governa, il compito di trovare delle soluzioni: rispetto a un progetto ideato che non trova consenso; ed in risposta alle esigenze che il commercio del centro e gli operatori della piazza hanno palesato.
Ma mi pare che le intenzioni che si avanzano, o per lo meno i consigli che vengono dati da “cambiamo” al sindaco, siano quelle di andare spediti sull’idea iniziale. Così si farebbe un torto ai cittadini che hanno dato un proprio e chiaro contributo al percorso partecipativo, e non si coglierebbe fino in fondo poi l’opportunità per risolvere il problema oggettivo dei parcheggi in centro.
Oltretutto, se leggiamo bene, le parole della Sovrintendenza non sono proprio un semaforo verde al progetto di Peracchini e di Piaggi, visto che consigliano di evitare postazioni fisse sugli spazi della piazza.
A prescindere da qualsiasi opinione rimangono poi aperti gli altri veri nodi della partita: costi futuri per gli operatori, format commerciale, funzionalità, rete dei servizi.
Ancora una volta si esulta per un nulla di fatto.
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