“Il giochino dello scaricabarile politico avanzato in questi mesi si è definitivamente rotto: c’è il no a Enel, al carbone e al turbogas da parte dell’Amministrazione, da parte del Consiglio Comunale spezzino all’unanimità con la Variante al Piano Urbanistico e da parte del Consiglio Regionale con un ordine del giorno votato all’unanimità. La decisione adesso è tutta nelle mani del Governo.
La voce del territorio, spezzino in particolare e ligure in generale, è forte e chiara, senza lasciare spazio a fraintendimenti. Si è concluso il tempo delle sfide personalistiche in profumo di campagna elettorale, ma è arrivato invece il tempo che ciascuno si prenda le proprie responsabilità di fronte al nostro territorio, e mi riferisco a quei partiti, Pd, Italia Viva, Leu e Cinque Stelle, che sorreggono l’attuale governo che ha in mano la questione Enel.
Quello che dobbiamo tutelare non è soltanto quei quartieri spezzini, mi riferisco soprattutto a Melara, che per decenni sono stati vituperati. Abbiamo anche la grande responsabilità di non distruggere il già fragile rapporto della rappresentanza politica e la fiducia che i cittadini ripongono nella politica. Il gioco delle tre carte con l’ordine del giorno del Consiglio Comunale spezzino e quello Regionale è finito e i parlamentari di espressione del territorio ligure e spezzino che sorreggono l’attuale governo devono assumersene la responsabilità politica.
Per mantenere qui la centrale Enel e per la trasformazione al turbogas il Ministero dovrà passare sopra la nostra di delibera di variante al PUC che impedisce che in quel luogo possano essere bruciati combustibili fossili, deve passare sopra una Città e oggi anche sopra la Regione. E’ calato, dunque, il velo di ipocrisia nei tantissimi rappresentanti che cercano di fare da una parte gli ambientalisti alla Spezia e i filogovernativi a Roma.
Da parte mia e della mia maggioranza, siamo pronti a fare una battaglia contro il bruciare 3 milioni di metri cubi di gas al giorno nel Golfo dei Poeti, fermo restando che il Governo deve trovare una sede alternativa per il fabbisogno energetico nazionale, e credo che è possibile vincerla se la politica, tutta, anche quella filogovernativa, si compatterà sulla volontà del territorio e dei cittadini.
Ringrazio il Presidente Toti e tutti i consiglieri regionali che all’unanimità hanno votato l’ordine del giorno nel quale chiaramente si esprime la “ferma volontà della Regione di sostenere le posizioni recentemente assunte dal Sindaco della Spezia e dal Consiglio comunale di quella città, vale a dire di contrarietà nel proseguire la produzione di energia elettrica nel sito di Vallegrande, La Spezia, utilizzando fonti fossili: carbone e gas.
Pierluigi Peracchini
Sindaco della Spezia