"In queste ore l’Unione degli Studenti La Spezia è stata attacca in maniera alquanto simpatica. Ieri infatti “il primato nazionale” (qui l'articolo, ndr) ci incrimina di aver di fatto “bocciato un convegno sulle Foibe”.
Ma facciamo chiarezza rispetto a quanto riporta, a difesa delle organizzazioni di Blocco Studentesco e CasaPound, il loro mezzo stampa.
Innanzitutto la Consulta è di fatto un organo apartitico, finanziato dallo Stato con soldi pubblici, per permettere agli studenti e alle studentesse provenienti da ogni scuola e da ogni classe sociale di avanzare attività che rendano loro protagonisti in ambito culturale, sociale e didattico. Già qui vediamo la prima contraddizione in essere sulla legittimità stessa di Blocco Studentesco come organizzazione a stare all’interno della Consulta.
L’impegno che l’Unione degli Studenti da venticinque anni pone ogni giorno rispetto alla scuola è finalizzato a rendere studenti e studentesse protagonisti in un Paese che vede scuola, cultura e soprattutto futuro venire meno, partendo dal fatto che studenti e studentesse si mobilitino per ottenere avanzamenti partendo dalla loro condizione di tutti i giorni, a differenza di questa organizzazione politica che hanno il solo scopo di ottenere consenso e riabilitare il fascismo. La Consulta stessa e in generale la rappresentanza studentesca sono, appunto, il frutto delle lotte della nostra organizzazione negli anni ‘90, così come lo sono il DPR 146 del 1998 e la carta dei diritti e dei doveri degli studenti.
L’attacco mosso all’UdS si pone in essere sulla sfiducia della scorsa settimana richiesta non da un solo consigliere, come mal riportano, bensì da un quarto dell’assemblea, come previsto da regolamento. I motivi non sono sicuramente l’organizzazione di un evento sulla giornata del ricordo, che anzi avremmo avuto molto piacere di trattare, ma la totale incapacità, da parte della Presidenza, di promuovere oltre che i soliti argomenti strumentali alla destra reazionaria, anche attività di protagonismo studentesco, e altri che trattassero anche argomenti altrettanto importanti come la giornata della Memoria (che si commemora oggi), la giornata di memoria delle vittime innocenti delle mafie e altri appuntamenti storici e celebrativi della Repubblica Italiana, ovviamente però le motivazioni della sfiducia ricadono soprattutto su questioni di negligenza nel rispetto dell’assemblea e del ruolo istituzionale che la Presidente ricopre.
Alcuni consiglieri e in particolare quelli dell’Unione degli studenti, dopo aver proposto di lavorare su tutti gli argomenti, con un punto di vista storico e non politicamente condizionato, come quelli già citati, si sono sentiti rispondere “ma io, fascista, posso portare argomenti di questo tipo?”: ecco la goccia che ha fatto traboccare il vaso e convinto la maggioranze dell’assemblea che quella non era la Presidente che li rappresentava, soprattutto dopo aver scoperto il coinvolgimento diretto di realtà vicine a CasaPound nelle proposte avanzate dalla Presidente, come SOL.ID ONLUS o iniziative che coinvolgessero esponenti noti del partito.
E su questo l’accusa, sul giornale online di Casapound, al nostro coordinatore provinciale ritenuto colpevole del cosiddetto “golpe” e soprattutto di essere antifascista. Ma si può nel 2020 accusare qualcuno di essere antifascista? La nostra risposta è no. L’antifascismo è un principio e un valore fondante della nostra Costituzione, della nostra Repubblica e della nostra società. I diritti e le libertà di cui oggi godiamo sono il risultato della Resistenza alla tirannide fascista che non ha saputo altro che dilaniare un paese dal punto di vista economico e sociale.
Il primato nazionale dice il falso, ancora una volta quando parla dell’elezione del nuovo Presidente (soggetto ritenuto neutrale) che come si può vedere sul verbale della scorsa plenaria è stato eletto all’unanimità, anche con i loro voti, appunto per evitare che la Consulta si privasse del funzionamento per sterili diatribe politiche.
Alla fine di questo assurdo articolo, il coordinatore del Blocco studentesco (ricordiamo che l’organizzazione a livello nazionale vede molti sui militanti coinvolti in casi di violenza) dichiara che alzeranno le barricate in ogni scuola: il nostro invito è quello di farlo esponendosi per quello che veramente rappresentano, non come nella manifestazione di venerdì scorso dove si sono nascosti dietro ad un dito fingendo di non essere ciò che sono, visto che fanno del fascismo il loro vanto, smettendola di prendere in giro studenti e studentesse e strumentalizzare chiunque, inconsciamente li segua, per i loro scopi politici.
A Blocco Studentesco rispondiamo: continuate pure a darci dei “campioni dell’antifascismo”, per noi non saranno altro che medaglie!"