"Ho ceduto ad una battuta facile e molto infelice e di questo mi dispiaccio.
Mi scuso con Stefania Pucciarelli che è una senatrice della repubblica e certamente un'avversaria politica e altrettanto certamente non è una befana. Mi scuso con Lei anche in quanto donna, non era certo mia intenzione fare una battuta sessista di basso livello, come invece è apparsa.
Non nascondo certo la mia avversità e la mancanza di stima verso la politica Pucciarelli, ma questo non dovrebbe portare a una caduta di stile o a un insulto anche nei confronti di un avversario, che si combatte politicamente, ma al quale va portato rispetto come donna e come persona. Così facendo, credendo scioccamente di essere spiritoso, ho purtroppo finito di comportarmi proprio come un leghista.
Per il gusto di una battuta inutile ho mancato di portare a segno una critica politica che avrei fatto bene a esprimere subito e che provo a esprimere ora, per quanto ciò che posso dire ora è meno efficace di quanto sarebbe stato se fossi stato più accorto.
Invece avrei dovuto dire alla senatrice Pucciarelli che portare un po' di calzine ai bambini ricoverati nel giorno della Befana è un bel pensiero e una buona cosa, da Befana nel senso della tradizione affettuosa di questi giorni; seppure usare come vetrina quell'azione per ottenere visibilità a basso costo toglie molto alla genuinità di quel gesto. I gesti umani e caritatevoli migliori sono quelli che si fanno in silenzio e in forma anonima e non con fotografo al seguito e conseguente pubblicità.
Tanto più che il giorno seguente lo stesso gesto era in programma per il consiglio comunale spezzino, per cui solo la voglia di apparire della Lega poteva portarli a santificare la festa in perfetta solitudine.
Non c'è calza, non ci sono dolci e doni che possano mascherare la reale natura della lega, le cui idee rappresentano la negazione del senso più vero - valido per laici e credenti -dell'Epifania.