"Straordinario! Peracchini riesce a intestarsi con nonchalance anche le dismissioni del gruppo a carbone della centrale Eugenio Montale.
La novità di oggi è che il merito del fatto che la centrale Eugenio Montale chiuda il blocco a carbone è del sindaco, lo stesso che per mesi ha taciuto sul futuro delle aree Enel rifiutando di proseguire un percorso creato dalla giunta precedente in quel tavolo che aveva aperto la discussione nel 2016, cercando anzi tempo soluzioni alternative alla presenza della centrale.
E dimentico anche di vicende più recenti, come quella fondamentale della deputata di Italia Viva Raffaella Paita che ha presentato un ordine del giorno in cui, non solo ha ribadito la ferma richiesta di dismettere il carbone dal 1 gennaio 2021, ma ha chiesto al governo di non procedere con la conversione a turbo gas. Non è più accettabile tollerare che chi non ha mosso un dito per arrivare a questo primo obiettivo, esulti sulla stampa rivendicandone anche la paternità. Ma detto questo. Cosa sarà di quelle aree? Vuole o no la centrale a turbo gas Peracchini? Cosa sta facendo in queste ore per impedire che quel progetto prosegua il suo iter? Non può dire quando torna comodo a lui che la colpa è del Ministero e quando invece fa al caso suo dire che è tutto merito del suo operato.
1 non ha fatto niente per uscire dalla fase a carbone. 2 non sta facendo niente per evitare l’installazione della centrale a gas.
Smetta di prendere lezioni da chi ha fatto della politica uno slogan e dica cosa intende fare, per le sue competenze, per trovare soluzioni alternative alla centrale a turbo gas e dare nuovo impulso all’economia della città".
Juri Michelucci Capo Gruppo Italia Viva Regione Liguria
Federica Pecunia Capo Gruppo Italia Viva Comune della Spezia