"Caro Sindaco De Ranieri
Porgendole intanto i nostri più cari auguri per le prossime festività, Le scriviamo in merito all’abbattimento da Lei predisposto tramite Sua ordinanza di un intero filare di pini, dalla stampa definiti secolari, lungo il viale litoraneo di Fiumaretta..
La sua ordinanza da quanto si evince sarebbe stata determinata da una relazione agronoma di ANAS che definirebbe le piante (circa una sessantina) malate e quindi a rischio di caduta.
Ci consenta dunque di sollevare qualche dubbio.
Intanto sulla relazione di ANAS che occupandosi di manutenzione delle strade (che purtroppo sono si, quelle molto pericolose con o senza gli alberi in quanto piene di buche e avvallamenti) non è certo l’ente più idoneo a valutare la stabilità di alberi peraltro complicati quale sono i pini..
Immagino quindi che tale “perizia tecnica ” sia stata da ANAS commissionata ad una società terza (e spero qualificata).
Immaginiamo che questa perizia le sia stata sottoposta e Lei abbia potuto visionarla..
Immaginiamo che Lei da buon Sindaco a cui sarà sicuramente caro il suo territorio avrebbe potuto anche confutarla commissionandone una come Comune.
Perchè vede Sindaco quei pini non solo risulterebbero protetti dalla legge sulla salvaguardia dei filari storici , la 10/2013 ma dovrebbero risultare anche protetti prima di tutto, in quanto alberi che risultano essere parte integrante di quel viale e dunque del suo territorio.
Nessuno ha infatti nulla da obbiettare se vengono abbattuti uno, tre, dieci alberi che risultino malati. Ma farci credere che oltre sessanta piante si siano “ammalorate” tutte e in simultanea, pensiamo riuscirebbe difficile persino al governatore Toti, che pure di doti di convincimento ne ha da vendere, se è riuscito a farsi eleggere a capo della nostra regione.
Inoltre crediamo, Signor Sindaco De Ranieri che sarebbe assolutamente inopportuno sostituire quegli alberi con “Ciliegi” o addirittura “alberi di Giuda” in quando è sempre buona norma sostituire un albero con altro della medesima specie e dimensione. Questo per non alterare un luogo sia da un punto di vista estetico-paesaggistico che morfologico.
Anche se capiamo bene che per far manutenzione a un pino occorrono certo molti euro all’anno in più che per farla ad un albero di Giuda per il quale basta un giardiniere armato di forbici e scaletta.
Riassumendo, Signor Sindaco, visti anche i molti commenti, purtroppo non benevoli, che hanno seguito l’inizio degli abbattimenti Le chiediamo cortesemente intanto di sospendere per qualche giorno gli stessi, onde poter Ella interloquire con le Associazioni che per statuto si occupano di queste determinate problematiche (Legambiente, Italia Nostra, Vas, Lipu) e in secondo luogo, in assoluta trasparenza di poter visionare la perizia tecnica che condanna a morte le piante. Quindi di elaborare un progetto un po’ meno “distruttivo” per quel viale che preveda dunque almeno la sostituzione integrata dei singoli alberi abbattuti.
Vede Sindaco, e qui vorremmo concederci una minima esternazione di carattere politico, il suo partito governa parecchi Comuni della provincia. In molti di essi vengono gestite situazioni difficili come per esempio quelle relative all’isola Palmaria.
Come può la gente che ama la natura, gli alberi, i paesaggi sentirsi tutelata da voi, se per risolvere un problema (che sicuramente ci sarà, ma magari non esattamente in quei termini) radete al suolo un viale storico? Cosa ci dovremmo aspettare, se queste sono le premesse e i metodi, in un'isola importante per il suo aspetto naturalistico e paesaggistico come Palmaria?"
Massimo Baldino Caratozzolo e Luigi Liguori- Consiglieri Comunali della Spezia