Il Turbogas di ENEL la nostra città quasi certamente sarà costretta a respirarselo; perché tale decisione non è di facoltà della amministrazione comunale le cui varianti al PUC non servono a nulla (e quindi sono una presa in giro) essendo il tema di competenza nazionale e persino sovranazionale (ma il discorso sarebbe lungo).
Potrebbe opporsi la Regione, come ho scritto in duecento modi diversi (per farlo capire anche agli animali domestici), ma anche in questo caso con esiti incerti.
Potrebbe dire NO il governo, ma anche in questo caso fornendo motivazioni fondate sul perché in un sito ove si è prodotta energia con il carbone per sessant’anni (arrecando danni enormi alla gente e al territorio) oggi non lo si possa continuare a fare abbassando le emissioni di CO2 del 70%; con l'emissione di anidride solforosa e di polveri sottili ridotta a 0 e un rilascio di ossidi di azoto che passerebbe dai 150mg al metro cubo per il carbone a meno di 10mg al metro cubo per il gas con un impianto funzionante mediamente tra le 1000 e 2000 ore annue.
Eppure noto che il dibattito, invece che articolarsi sulla “sfrontatezza” di ENEL che pensa di imporre alla città la sua nuova centrale che occuperà solo una minima parte dell’area, che è bene ricordarlo è di proprietà dell’azienda, senza minimamente occuparsi di prospettare un progetto integrato relativo all’area stessa, continua sterilmente a rimanere ancorato demagogicamente al Turbogas SI o Turbogas NO.
Tutto questo ovviamente, è bene ricordarlo, anche se è noto che in città oltre a ENEL attualmente ancora a carbone, di emergenze ambientali ne abbiamo anche altre, come le navi da crociera, il porto in città, le aree militari, il rigassificatore, la fu discarica di Pitelli....Insomma ne avremo di manifestazioni da fare tutti i mesi se la gente invece che far shopping avesse voglia di dedicare un po’ di tempo alla propria salute e a quella dei propri figli.
Qualche giorno fa il consigliere regionale Battistini ha preso una posizione chiara, esponendo perché a suo modo di vedere il Turbogas non è un problema se associato ad una organica bonifica e riconversione di quel sito. Una bonifica e riconversione che porti a una reale crescita occupazionale attraverso la produzione di energia o anche altro, ma ad inquinamento zero, attraverso un piano di investimenti adeguato. Apriti cielo !!! Persino qualche ex assessore all’ambiente oggi diventato anche ambientalista (bontà sua) lo ha tacciato da industrialista perverso. Neppure che ENEL alla Spezia l’avesse fatta sorgere il povero Battistini !
Ebbene oggi parlo anch’io: Il turbogas non è un problema se la città non lo subisce ma lo concorda attraverso un tavolo tecnico, civico e politico è in grado di stabilire preventivamente con ENEL per quanto tempo la centrale dovrà rimanere attiva visto che trattasi di transizione tra il carbone e le rinnovabili e con quali potenze e modalità. Se concorda come sarà riconvertita e immediatamente bonificata l’area e con quale progetti futuri e ricadute occupazionali e investimenti.
Il turbogas non è un problema se prima di autorizzarlo si applicano le procedure previste dalla legge e non le solite scorciatoie italiche volte all’aggiramento della Via ordinaria facendo passare la nuova centrale per un miglioramento della vecchia. Cosa che non è. E’ una nuova centrale con potenza superiore ai 300 MW e la legge dice cose precise che vanno applicate.
Spero di ricevere oggi lo stesso trattamento riservato a Battistini da parte dei soliti noti del “famo...manifestamo, protestamo....” solo perché da ambientalista convinto non voglio prendere per il culo i cittadini e gli elettori.
Massimo Baldino Caratozzolo
(Consigliere comunale)