Preferisco fare alcune brevi osservazioni di fatto. Quando noi governavamo era stato deciso che Enel sarebbe stata chiusa nel 2021. Quando si è insediato Peracchini ha riaperto una discussione sulla presenza di Enel, indicando l’ipotesi della trasformazione in centrale a turbogas. Oggi chiede al governo di risolvere il pasticcio che lui stesso ha combinato insieme al suo mentore, Presidente della Regione protempore, Giovanni Toti .
Seconda osservazione. I lavori del nuovo ospedale Felettino stavano andando avanti grazie al finanziamento nazionale ottenuto della precedente giunta regionale. Da quando è diventato sindaco Peracchini tutto si è bloccato e sono stati persi 2 anni senza risolvere lo stallo. Ma detto questo, dal momento che l’ospedale nuovo a breve non ci sarà, come intende garantire una sanità decente agli spezzini? Perché forse non si è accorto che il vecchio ospedale Sant’Andrea rischia di cadere a pezzi. A meno che Peracchini e, sempre, il suo mentore Toti non abbiano già deciso di privatizzare la sanità nella nostra provincia. Il sospetto visto l’immobilismo e’ fondato.
Insomma Peracchini avrebbe dovuto fare una conferenza stampa per dirci che tutto quello che sta inaugurando da quando è diventato sindaco è stato lasciato in eredità da noi: dagli investimenti in depurazione, alla riqualificazione dei quartieri, passando per le aree liberate dalla Marina Militare e utilizzate dall’Università.
Almeno due risultati li ha ottenuti e glieli vogliamo riconoscere: ha creato il caos sulla vicenda di Piazza del Mercato scontentando ambulanti e cittadini e ha fatto implodere la sua maggioranza dopo solo 2 anni.
Buon compleanno agli insuccessi di Peracchini e della destra spezzina.
Corrado Mori
Italia Viva