Un consiglio comunale molto breve quello di ieri sera, ma qualche bisticcio in aula riesce sempre a scaldare la temperatura fredda della sala, affrontata con il giubbotto da quasi tutti i presenti. Dopo la comunicazione dell'assessore Baroni della proroga dell'adesione alla definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento, già notificate entro il 31 dicembre 2017, fino alla fine dell'anno in corso, viene messa sul piatto l'approvazione del regolamento sull'arte di strada, penultimo punto all'ordine del giorno.
Insomma appresa la notizia che il Comune di Sarzana ha deciso di andare incontro alle esigenze di cittadini in difficoltà stabilendo di “allungare” di alcune settimane l'opportunità offerta ai cittadini di regolarizzare la propria posizione debitoria entro ma non oltre il 31 dicembre 2019, evitando il pagamento di sanzioni, si volta pagina e il sindaco Cristina Ponzanelli illustra alcuni punti essenziali del regolamento: "Si tratta di una decina di articoli volti ad incentivare l'arte di strada e ogni fenomeno artistico tra le vie e i palazzi della nostra città: è semplice e riprende quello di altre città italiane sia di destra che di sinistra". E ancora: "Fino a oggi una regolamentazione di questo tipo è stata assente e si tratta di un grosso passo avanti: valorizza le forme espressive ammettendone e disciplinandone l'attività".
Conclusa l'illustrazione del primo cittadino, interviene il consigliere di Italia Viva Umberto Raschi che smorza l'entusiasmo: "Questo regolamento nasce come valorizzazione ma si risolve come forma repressiva dell'arte di strada: non chiarisce l'ufficio competente, poiché non è chiaro se sia l'ufficio tecnico o qualche altro". Ma non è finita: "Dal punto di vista dell'opportunità non viene spiegato se l'autorizzazione che deve essere richiesta sia a discrezione di questo ufficio. Quali aspetti bisogna considerare per ammettere o no un'attività?". Poi conclude: "Spesso queste persone che svolgono attività artistiche per strada lo decidono all'ultimo e prevalentemente la svolgono nei giorni festivi, proprio quando tutti gli uffici sono chiusi: dunque o questa persona si assume il rischio di una multa o non svolge l'attività".
Luca Ponzanelli replica e punge Raschi: "Sono correzioni che si possono proporre: faccia emendamenti in commissione piuttosto che portare critiche". Ma Paolo Mione, leader di Sarzana per Sarzana e consigliere di Italia in Comune stuzzica il consigliere della Lista Toti e da vero avvocato difende Raschi: "La commissione non è luogo di emendamenti, quello dove si discute, invece, è proprio il consiglio comunale: Raschi ha fatto il suo dovere nella sede opportuna".
Dopo una sospensione della seduta di un buon quarto d'ora il regolamento viene ritirato per essere ridiscusso e modificato in commissione.