Zero certezze per il futuro dopo la decisione di Regione Liguria di revocare il contratto a Pessina per la costruzione del nuovo ospedale del Felettino.
L'unica certezza è quella che la nostra Asl resta fanalino di coda della Liguria, come testimoniano i 68 milioni di euro spesi nell'ultimo anno per le fughe di pazienti che decidono di curarsi fuori provincia per carenza di strutture adeguate.
Nonostante i tre anni di immobilismo da parte di Regione Liguria, dove restare a guardare i ritardi del cantiere del Felettino ha portato solo a una perdita di tempo nella reale riorganizzazione della sanità spezzina, ora è inutile piangere sul latte versato.
Le considerazioni sui fallimenti politici in Liguria di Toti e dell'assessore Viale sulle strutture sanitarie degli Erzelli di Genova, del Galliera di Sampierdarena e del Felettino della Spezia è giusto lasciarle agli elettori che si pronunceranno tra qualche mese.
Nell'ultima conferenza dei sindaci sul tema sanità ho chiesto a nome dei cittadini di Arcola un piano SOS Sanità, non calato dall'alto da Alisa ma condiviso con tutti i territori, che possa ridare dignità anche all'ospedale San Bartolomeo di Sarzana, fortemente depotenziato in questi anni creando un danno per tanti cittadini della Val di Magra che hanno bisogno di risposte certe per la loro salute.
La salute dei cittadini non ha colori politici o logiche di campanile, scelte così importanti vanno condivise con tutti i Comuni della provincia.
Gianluca Tinfena
Vice Sindaco Comune di Arcola
Italia Viva Arcola