Toti, oggi, dichiara che rescinde il contratto a Pessina. Con gravissimo e colpevole ritardo, oggi, da ragione a ciò che noi sosteniamo da anni, cioè il fatto che i lavori erano fermi, che l’ospedale non sarebbe mai finito nel 2021 come più volte avevano promesso e che a causa dei gravi, quanto immotivati, ritardi stavano mettendo a serio rischio, non solo la costruzione dell’ ospedale ma anche la stabilità della stessa ditta costruttrice, che ha dichiarato di dover arrivare al concordato in bianco anche a causa dei ritardi di quel cantiere. Tre anni di nulla, tre anni di negligenza e oggi, una scelta tardiva, rischia davvero di non consentirci di vedere il nuovo nosocomio.
Noi faremo tutto il possibile per garantire agli spezzini la dignità di un ospedale all’altezza di questa provincia, a partire dal vigilare come abbiamo fatto in questi anni anche sul reperimento dei fondi che il centro sinistra aveva lasciato in eredità a Toti e che ora rischiamo di veder sfumare.
Brutto a dirsi ma avevamo ragione qualche settimana fa a dire che era necessario un piano di emergenza. Toti, se si fosse adoperato per tempo avrebbe evitato molti disservizi e soprattutto che la situazione precipitasse in questo modo.
Se non fosse partita la campagna elettorale, per quanto tempo ancora Toti ci avrebbe inflitto un cantiere immobile e la promessa che i tempi sarebbero stati rispettati? Non prova un po’ di vergogna?
Se crede così di confondere gli spezzini in vista delle elezioni si sbaglia di grosso: la responsabilità di tutto questo è solo sua e non basterà certo una conferenza stampa a salvarlo.
Juri Michelucci Capogruppo Regione Liguria Italia Viva
Federica Pecunia Consigliere Comunale della Spezia Italia Viva