"Due parole sul “caso Escrivà” vorrei dirle anch’io.
Intanto per ringraziare quelle forze politiche che in questi giorni hanno ritenuto giusto riprendere l’argomento, dopo che il sottoscritto lo aveva sollevato qualche giorno prima che l’intitolazione avesse luogo.
Il mio collega e amico Roberto Centi che insieme a me ha chiesto la commissione di Garanzia e controllo attraverso la quale si è avuto conferma di quanto, incredulo avevo appreso attraverso l’accesso agli atti che riguardava tutta la vicenda, come i reiterati tentativi di Peracchini, devoto frequentatore dell’Opus Dei, che indomito già dal 2008 chiedeva ripetutamente che si dedicasse qualcosa della nostra collettività a questo Santo discusso e divisivo persino all’interno del clero.
Ho apprezzato una nota puntuale e estremamente pungente delle colleghe del M5S e ho letto con “divina rassegnazione e comprensione” la difesa di ufficio di qualche forza della maggioranza che accusandoci di volatilità si arroga invece il ruolo di gruppo politico che preferisce occuparsi di cose concrete.
E allora qui non ci sto e mi piacerebbe puntualizzare quanto segue:
La vicenda Escrivà al di la del suo aspetto tragicomico, segnato da un Sindaco tanto cocciuto quanto inopportuno, rivela, dopo la smentita della curia Vescovile, il cui parere favorevole viene citato espressamente nei verbali della toponomastica, risvolti invece seri e inquietanti.
Tali verbali infatti, è bene ricordarlo, sono pur sempre un atto pubblico e quindi di norma non si dovrebbe riportare in essi grossolane fregnacce, come chiamare in causa qualcuno che in realtà non è stato neppure consultato.
Nel verbale infatti, non si lascia molto all’immaginazione. In quello del 5 Aprile 2018 si dice espressamente che “L’Assessore (Paolo Asti ) in merito al parere chiesto alla Curia della Spezia su richiesta della commissione nella precedente adunanza, che la Curia non ha alcun veto in merito al ricordo del beato Escrivà e sottolinea l’importanza di ricordare beati santificati”.
Nella Commissione di Garanzia e Controllo del 23 Ottobre l’assessore firmatario, quale presidente del verbale sopra citato, afferma di aver chiesto a Peracchini di “sentire il Vescovo” e di avere poi ricevuto il Via libera dal Sindaco stesso, aggiungendo, rispondendo a una mia precisa domanda di non sapere se questi “gli ha scritto o telefonato ma a fronte della sua risposta abbiamo verbalizzato che la Curia era favorevole”.
In America il presidente Bill Clinton rischiò la decadenza per avere mentito, rispondendo su una vicenda sicuramente meno governativa di questa.
Una vicenda strettamente personale che assunse però rilevanza giuridica e istituzionale proprio perché in quella occasione il Presidente fini per mentire grossolanamente davanti al Congresso; e questo per gli americani è qualcosa di inconcepibile.
Ecco, probabilmente la nostra democrazia è meno compiuta di quelle anglosassoni, ma vi prego, almeno non banalizziamo agitando “spettri di concretezza” perché la vicenda è concreta, eccome!!
Signor Sindaco Lei il Vescovo lo ha interpellato o no ? Ha uno scritto o una qualche altra prova tangibile di averlo fatto? Altrimenti la prego, ci spieghi come tutto questo è potuto accadere perché il sottoscritto ha fatto un accesso agli atti e se su questi sono riportate affermazioni o accadimenti che in realtà sono errati o frutto di fantasia a me pare una cosa seria. A Lei no?"
Massimo Baldino Caratozzolo (Per la nostra città con Guerri)