“Per l’Arsenale occorre intensificare l’azione di pressione politica verso il Governo per riprendere un piano di sviluppo industriale del sito per il rinnovamento e manutenzione della flotta italiana e per programmi di assunzione di personale in grado di preservare il know-how specialistico del personale militare e civile”, così Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia.
I due consiglieri comunali continuano: “Parallelamente, gli spazi e le aree non più ritenute strategiche dalla Marina Militare devono essere messe a disposizione per usi civili, in un quadro di cooperazione tra vertici militari e governativi ed enti locali. Non bisogna però dimenticare che vi sono problematiche da tempo irrisolte nelle difficili relazioni tra la Base Navale ed i quartieri limitrofi, a partire da Marola.
Siamo stati in prima linea nel sostenere la giusta causa dei cittadini e delle associazioni di Marola in merito alla vicenda dei capannoni con le coperture in amianto ed abbiamo promosso, in stretta collaborazione con tutti i gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione, un documento unitario, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale all’inizio di quest’anno che prevedeva diversi impegni risultati, al momento, lettera morta.”
Insistono Melley e Centi: “Ad oggi non sappiamo se il Sindaco e la Giunta abbiano avanzato alla MM, ad Asl e ad Arpal la proposta di stipulare un Protocollo di Intesa per il monitoraggio degli interventi di bonifica dei siti a rischio presenti in Arsenale e per l’avvio dei relativi campionamenti. Non sappiamo se la Giunta abbia acquisito la mappatura degli edifici e delle strutture con presenza di amianto e non sappiamo se siano stati confermati gli stanziamenti promessi dal Governo per l’effettuazione dei primi interventi di bonifica.”
Concludono gli esponenti di LeAli a Spezia: “Nonostante i rinvii e le meline della maggioranza consiliare ad affrontare il tema, chiederemo tutto questo in occasione della Commissione che si terrà venerdì 18 e confidiamo che la Giunta si presenti con risposte chiare e non evasive: lo chiedono i cittadini di Marola, lo chiede la cittadinanza tutta.”