"Il famoso Piano Industriale che prevedeva il rilancio di ATC (Società che, a dire il vero, aveva bilanci in utile anche prima dell'arrivo dei nuovi Amministratori) scopriamo, ma lo sospettavamo già da alcune settimane, che si basa su scelte che avranno risvolti negativi sul servizio e sui lavoratori".
"È questo il nuovo corso? Leggiamo che ai lavoratori è stato richiesto di rinunciare a parti di salario accessorio, a diritti riconosciuti da ricorsi difronte alla Corte di Giustizia Europea e a spettanze economiche ormai consolidate dalla pronuncia della Corte Costituzionale".
"L'house che vogliamo noi (e che la maggioranza di centrodestra lo respinse senza discussione), è un affidamento che vede insieme azienda, lavoratori e utenti del servizio compatti verso un obiettivo comune che valorizzi competenze, professionalità e assicuri un servizio di qualità riconoscendo il lavoro, che spesso è svolto in condizioni difficili, di centinaia di autisti".
"Oggi quei lavoratori ricevono dall'Azienda l'ennesimo no! In cosa è riuscita questa Amministrazione? A compattare tutte le sigle sindacali contro le politiche che porta avanti".
"Agli Amministratori della società può importare poco se ci sarà uno sciopero. Però ai lavoratori che ci rimetteranno dei soldi e ai cittadini che subiranno inevitabili disagi molto!".
Dina Nobili
Consigliere comunale Partito Democratico