Una coalizione che punta a proporsi compatta nella sfida elettorale del 2020 a sostegno di un secondo mandato del governatore Giovanni Toti. Alla festa di Liguria Popolare, organizzata dal consigliere regionale Andrea Costa nel suo comune d'origine, Beverino, oltre ad un folto pubblico di simpatizzanti e amministratori, hanno partecipato i referenti delle diverse anime della coalizione.
Tra gli ospiti non è mancato il riferimento a livello nazionale di Costa, l'ex ministro Maurizio Lupi. All'indomani della nascita del nuovo esecutivo Conte Bis, il tema del dibattito non si è limitato a commentare la scelta di Salvini di creare una crisi di Governo o l'avvio dell'alleanza Movimento Cinque Stelle- Partito Democratico, ma ha guardato già alla sfida elettorale delle regionali della primavera del prossimo anno.
Ad introdurre il dibattito è stato il padrone di casa Andrea Costa, leader di Liguria Popolare e promotore dell'iniziativa: "Faremo la nostra lista alle regionali. Ci proporremo come forza moderata che sa parlare del territorio e che nel tempo ha saputo radicarsi in tutta la Liguria".
"Questi quattro anni sono stati un buon esempio e meritano una riconferma. Toti ha saputo guidare una coalizione che è partita con un solo un numero di differenza ma grazie anche alla nostra proposta moderata siamo aumentati allargando la maggioranza. Sono contento ed emozionato di partire proprio da qui, dove la mia esperienza politica ha avuto inizio. Come Liguria Popolare abbiamo depositato una proposta di legge favorevole all'abolizione del listino, perché non abbiamo paura di misurarci e su questo tema che abbiamo discusso e siamo pronti da approfondirlo".
Si è quindi entrati nel vivo del confronto, moderato dal Presidente dall'Ordine dei giornalisti della Liguria Filippo Paganini, al quale hanno partecipato Claudio Muzio, rappresentante locale di Forza Italia e segretario di presidenza della Regione, Gianni Berrino, assessore regionale al turismo di Fratelli d'Italia, l'Ex Ministro Maurizio Lupi, il Presidente della Regione Giovanni Toti e, se pur arrivato in conclusione di serata, il segretario regionale della Lega ed ex sottosegretario al Ministero dei Trasporti, Edoardo Rixi.
Per il forzista Muzio la domanda è diretta e riguarda l'appoggio di Forza Italia a Toti.
L'Azzurro risponde cautamente ricordando che "il collante a sinistra, del nuovo governo giallorosso, sarà battere la destra. Dobbiamo fare una proposta di coalizione e di centrodestra e auspico che Giovanni Toti sia il nostro candidato, anche se sono state fatte innegabili scelte, non condivise, ma da rispettare.
Certo non potrà essere in quota Forza Italia, ma sarà comunque il candidato della coalizione. Non credo che Fi presenterà però un altro candidato". Certo è che il tema dipende molto dalla figura del commissario del partito scelto per la Liguria e la possibile ipotesi di Giorgio Mulè in tale ruolo. "Sarebbe sicuramente all'altezza, - afferma Muzio, - dice le cose in faccia. Dal mio punto di vista vorrei fosse un ligure capace di compattare Forza Italia".
Anche per Berrino "per vincere serve un centrodestra coeso. Bisogna trovare chi vuole stare nel recinto della coalizione ed evitare fraintendimenti. A livello regionale solo un pazzo sfascerebbe un progetto risultato così vincente".
La parola è dunque passata a Toti che ha sottolineato di aver approvato la scelta di Salvini di far cadere il governo. "Forse ore c'è chi farà peggio ma almeno non ha legami né responsabilità politica vicina al centrodestra. Pd e Cinque Stelle litigano già. Vedremo se riusciranno a conciliare l'inconciliabile .In Liguria l'unione giallorossa mi sembra ancor più difficile, vorrei proprio vederli. Ad ogni modo ci spostiamo verso un bipolarismo che aiuta a capire chi sta con chi e cosa vuole fare. Per le regionali ci sarà da lavorare: abbiamo fatto lavoro politico cultuale straordinario, non redo che si vorrà metterlo a rischio .
I sondaggi danno oggi il centrodestra è dato oltre il 40%, ma deve comprendere tutte le diverse anime per avere un arricchimento. Lunedì sarò in piazza, rispondendo all'invito di Giorgia Meloni, perché questo governo è ingiusto, composto da due partiti incoerenti e bocciati dagli elettori, dunque, è più che legittimo scendere in piazza".
E circa l'ipotesi di Giorgio Mulè quale commissario di Forza Italia in Liguria: "Preferirei l'amico Sandro Biasotti che, al di là del momento difficile del partito, ha lavorato per il bene della Liguria".
A tale proposito Maurizio Lupi ha commentato: "La politica è fatta di persone e il consenso oggi è un parametro quanto mai labile, ciò che non scompare sono i valori. La rabbia e l'espressione di un malumore deve essere guidato contro i messaggi di pancia. Sono contento che Salvini sia uscito dal governo perché era passato dal contratto al baratto. Le regionali sono un ottima possibilità per costruire un centrodestra che parta dai programmi condivisi: Toti è la testimonianza di questo metodo".
Ha chiuso il cerchio l'ex sottosegretario della Lega Edoardo Rixi: "Vista la situazione nazionale è ancora più importante dare un segnale di unità e compattezza in Liguria e Giovanni Toti rappresenta tutte le forze politiche della coalizione. Il lavoro svolto è innegabile: dopo giorni, e non anni, sono state trovate sistemazioni e liquidate le risorse per il Ponte Morandi. E' giusto guardarci negli occhi, stabilire che vogliamo andare avanti così e confermare Giovanni Toti quale presidente di questa regione. Tanti saranno le regioni che andranno al voto e sarà una sfida determinante".