"La città sta seriamente rischiando di perdere il nuovo ospedale del Felettino, e la cosa triste è che tutto sta avvenendo nel silenzio più assordante.
Vorrei provare a spiegare lo stato delle cose, in particolare a quei Consiglieri Comunali che parlano di ferie quando si decidono le sorti del nostro sistema sanitario provinciale.
Il 7 maggio la Provincia diede il via libera alla variante presentata dal Gruppo Pessina per lo sblocco del cantiere del nuovo ospedale, e l’allora Presidente Cozzani dichiarò: “La Conferenza dei Servizi Istruttoria indetta da IRE Spa è adesso in condizione di concludere le procedure di sua competenza e inviare gli elaborati, emendati come da parere della Provincia, per ottenere le autorizzazioni definitive. Auspico che tutti i soggetti coinvolti lavorino già oggi con la stessa tenacia e rapidità con cui la Provincia ha affrontato il delicato passaggio per l’esame in materia di sismica”.
Purtroppo l’auspicio di Cozzani non è andato a buon fine, da allora nessun segno di vita da parte di Ire e della Regione Liguria.
Appena concluso l’iter provinciale la Consigliera Nobili chiede l’audizione di IRE e Asl5 sulla questione, ad oggi Asl5 ed IRE non hanno ancora dato nessuna disponibilità, sarebbe interessante capirne il motivo.
Due mesi e mezzo dopo il 24 luglio, mentre dal Genovese tutto ancora tace, avviene un altro importantissimo fatto, il Gruppo Pessina, in difficoltà finanziarie, avvia la procedura di concordato in bianco sulle proprie attività.
In tale procedura è prevista l'ipotesi che il Tribunale possa autorizzare il debitore a sciogliersi dai contratti ove tale decisione possa risultare più favorevole al superamento della crisi.
È palese che un cantiere aperto con la prospettiva di lavoro già finanziato almeno per i prossimi tre anni ha poche possibilità di entrare tra i contratti da “sciogliere”, mentre un cantiere fermo, ormai da anni, ha grosse possibilità di essere “sciolto”.
Per questa ragione diventa ancora più importante la decisione di IRE e lo sblocco del cantiere e giustamente tre Consiglieri Comunali, Nobili, Caratozzolo e Liguori si adoperavano per chiedere un Consiglio Comunale straordinario nel tentativo di mettere pressione ad IRE, alla Regione Liguria ed al suo Presidente Toti in questo periodo impegnato in vicende fondamentali per il suo futuro e, a quanto pare, prioritarie rispetto agli interessi della comunità spezzina.
A questo tentativo dei tre Consiglieri, gli unici ad aver capito la gravità della situazione, è seguito il silenzio, o peggio gli unsulti, di uno in particolare, con richiami al diritto alle ferie.... incredibile.
Ad oggi nessuna pressione del Sindaco e del Presidente della Provincia è giunta ad IRE, che continua a non dare spiegazioni sul proprio traccheggiamento in una fase di assoluta emergenza, anzi continua a rifiutarsi di intervenire in Commissione. Nessuna notizia dalla Regione e dal suo Presidente Toti che pare indifferente al tema.
La nostra Comunità attende risposte: perché IRE non sblocca il cantiere? Perché non viene in commissione a spiegarlo? L’obbiettivo della Regione è far saltare il progetto nuovo ospedale? Con quale progetto alternativo e quali tempistiche? Le risorse destinate al nuovo ospedale che fine faranno?
Abbiamo bisogno di una mobilitazione generale, non possiamo aspettare che il concordato segua il suo corso passivamente, vorrebbe dire veder svanire la prospettiva del nuovo ospedale con i suoi 500 posti letto e le 10 sale operatorie; per il nostro sistema sanitario vorrebbe dire azzerare tutte le prospettive future.
Non è questione di destra o sinistra ma del diritto della nostra comunità ad avere un struttura ospedaliera al passo coi tempi. Dobbiamo rivolgerci all’istituzione che deve dare risposte e ha la responsabilità sul futuro della sanità spezzina, dobbiamo chiedere tutti insieme: Toti se ci sei batti un colpo!".
Andrea Stretti
ex assessore del Comune della Spezia