Come anticipato ieri dal Sole 24 Ore, Pessina Costruzioni ha presentato al Tribunale di Milano la richiesta di concordato preventivo in continuità aziendale, una procedura riservata a imprenditori e società in stato di crisi da sovraindebitamento.
A spingere l’azienda verso questo passo è stato il pesante rallentamento subito dalla produzione dei cantieri negli ultimi 12 mesi. Pessina, infatti, avrebbe accumulato un debito con le banche di circa 100 milioni di euro.
A peggiorare la situazione ha contribuito anche lo stallo del cantiere del nuovo ospedale del Felettino, che avrebbe causato all’impresa, sempre secondo i dati del Sole 24 Ore, una perdita di fatturato annua fra i 30 e i 40 milioni di euro.
“In esito all’istruttoria realizzata con l’ausilio dei propri advisor legali e finanziari – spiega la società – i vertici di Pessina Costruzioni hanno ritenuto che nell’attuale situazione l’accesso al concordato preventivo rappresenti il percorso più efficace nell’ottica di tutelare i portatori di interessi nella continuità dell’operatività dell’azienda”.
Resta ora da capire se la situazione di crisi di Pessina avrà delle ripercussioni anche sull’appalto del nuovo ospedale. Nell’ambito del piano di concordato, dovranno essere individuati i cantieri che possono garantire un’adeguata redditività, per venire incontro ai creditori, e quelli che invece sono in perdita. Il Felettino – le cifre parlano chiaro – rientra a pieno titolo nel secondo caso.