“Tutto il lavoro si sta spostando sulla giunta a discapito del consiglio comunale, che è il parlamento della città dove siedono i rappresentanti dei cittadini”. A due anni dall’insediamento della giunta Peracchini, il consigliere comunale Massimo Baldino incontra la stampa – affiancato dalla collega del Pd Dina Nobili e da associazioni e comitati – e fa “i conti in tasca” all’amministrazione, snocciolando i numeri della vita democratica dell’istituzione e mettendoli a confronto con quelli della passata gestione Federici.
Il bilancio è al ribasso: confrontando il 2015 (sindaco Federici) e il 2018 (sindaco Peracchini), traspare un minore coinvolgimento dei consiglieri comunali sotto l’amministrazione di centrodestra.
Nel 2015, ad esempio, il consiglio comunale si era riunito 41 volte, nel 2018 30, le mozioni esaminate erano state 41 contro le 21 del 2018, le deliberazioni e le interpellanze rispettivamente 77 e 298 a confronto con le 110 e 117 del 2018.
Rispetto al 2015, anche le commissioni consiliari sono state convocate in misura minore: è accaduto 135 volte nel 2018, 211 invece nel 2015. La giunta comunale, al contrario, l’anno scorso si è riunita 55 volte, producendo 517 deliberazioni, contro le 53 riunioni e 404 deliberazioni di quattro anni fa.
“Ho portato a confronto questi due anni perché in entrambi si sono svolte le elezioni. Basti pensare che ad oggi il consiglio comunale si è riunito solo 23 volte, compresi i consigli straordinari in occasioni di celebrazioni e ricorrenze – ha aggiunto Baldino – Qualcuno potrebbe obiettare che i consiglieri oggi sono meno prolifici. Parlo per me: in questi due anni ho chiesto circa 70 commissioni e ne sono state convocate solo 42. Ho fatto 130 accessi agli atti che hanno comportato ben 50 richieste di sollecito da parte degli uffici competenti. Tuttavia in almeno 7 casi gli atti non sono stati prodotti o sono risultati largamente incompleti”.
Baldino ha anche chiesto i carteggi tra Comune ed Enel riguardo la nuova centrale a gas, “ma ad oggi – denuncia – non sono riuscito ad ottenere nulla, e non mi è stata data alcuna motivazione. Per questo mi rivolgerà al difensore civico con un esposto”.
Ad affiancare Baldino in tante prese di posizione, soprattutto recentemente, è stata la consigliera del Pd Dina Nobili, anche in qualità di presidente della commissione controllo e garanzia.
“Questi numeri evidenziano un atteggiamento poco democratico da parte del centrodestra – ha detto oggi – Il caso più eclatante è quello della costruzione del nuovo ospedale del Felettino. Oggi è essenziale avere strutture efficienti per curare i cittadini. Ecco perché abbiamo richiesto, invano, un consiglio comunale straordinario ad agosto sulla vicenda”.
Baldino torna anche sui rapporti con l’ex collega di gruppo Giulio Guerri, presidente del consiglio comunale. Dopo un’iniziale comunione d’intenti, le strade da mesi si sono nettamente divise, con i voti contrari di Baldino su molti dossier dell’amministrazione e quelli favorevoli di Guerri, sebbene i due formalmente facciano ancora parte dello stesso gruppo.
“La questione a settembre si sbloccherà – riassume Baldino – non mi interessa tenermi il gruppo di Guerri. Io ho fatto i passaggi che dovevo fare: ho portato il gruppo all’opposizione ma l’atto non è stato ratificato. Dispiace che un’istituzione come il consiglio comunale sia in mano a una persona che fa i capricci”.