Poteva esprimere la propria, legittima quanto non condivisibile, gioia per la rielezione per l'88enne presidente, che ha sdogananto il governo delle banche di Monti, con sobrietà, invece ha deciso di farlo con una partigianeria di partito che poco si confà al suo ruolo di sindaco.
Tutto ciò senza contare la miopia politica che a questo giro rasenta il ridicolo. Evidentemente Federici ignora, o fa finta di ignorare, che Rodotà rappresenta quei 27 milioni di italiani che l'11/12 giugno 2011 hanno scelto di mantenere l'acqua pubblica, in difesa dei beni comuni, o semplicemente è un'allergia, quella di Federici alla Democrazia.
Con questo perla di arroganza ed ipocrisia, visto che le stesse parole non le ha manifestate di persona durante la manifestazione "Parole di Giustizia" alla quale Rodotà partecipò con una lectio magistralis straordinaria, Federici conferma la sua inattitudine a rappresentare una comunità, dimostrata già ampiamente in questi ultimi anni nella gestione delle vicende cittadine, e mai smentita dal suo partito. Da un passaggio istituzionale, l'ennesimo scivolone di un sindaco che non ha molta dimestichezza con il confronto democratico e civile, l'ennesimo silenzio assordante di un partito, il Pd, incapace di costruire una sinistra di popolo in questo paese e dal quale Rifondazione comunista prende sempre più le distanze.
Segreteria prov.le
PRC La Spezia