“Le biblioteche della Liguria vivono una crisi profonda: carenza di personale, di risorse economiche per l'acquisto libri e per le attività di promozione della lettura. Il totale silenzio della Regione e di molte amministrazioni pubbliche è imbarazzante. Emblematico è il caso della biblioteca “Giovanni Serbandini Bini” del Comune di Lavagna (centro nevralgico culturale della cittadina) chiusa per mancanza di personale. Una situazione grave e vergognosa dal punto di vista culturale e sociale”.
“Secondo i dati in mio possesso tutto il sistema bibliotecario ligure è attraversato da riduzioni drastiche nei servizi al pubblico. È giunta l’ora di fare un’ampia lista delle criticità in modo che la Regione Liguria si impegni per la risoluzione dei problemi. La black list è nutrita, dalla Biblioteca universitaria di Genova, che dopo tanti anni dall'apertura non ha ancora disponibili numerosi fondi bibliografici e i servizi aprono a singhiozzo, alla Biblioteca civica di Savona che ha ridotto gli orari di apertura fino alle biblioteche di Spezia date in gestione ai volontari. La Regione Liguria non investe nelle biblioteche da molti anni, a differenza di quello che accade nelle altre regioni d’Italia, ad esempio Emilia – Romagna, Lombardia e Toscana”.
“Faccio un appello alla Regione Liguria ad intervenire con azioni mirate per avviare un percorso di ricostruzione virtuosa dei sistemi bibliotecari. Le biblioteche rappresentano ancora un pezzo di Welfare importante che offre a tutti i cittadini uguaglianza di opportunità culturali ed educative. Diciamo no alla desertificazione culturale dei territori, dove la biblioteca è l'unico presidio di accesso alla cultura”.