"Da un po' di tempo assistiamo al piagnisteo da parte di imprenditori che non trovano manodopera. L' amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono è un esperto in materia.
Articolo Uno della Spezia ha più volte sottolineato la necessità di un piano di assunzioni in Fincantieri. Sul tema concordiamo con le parole di Lara Ghiglione, segretaria della Cgil, e con le posizioni espresse dalla Fiom.
Giuseppe Bono parla di 5.000 nuove assunzioni, di cui, si calcola, 1.000 soltanto alla Spezia. Non si trova manodopera? Questo dipende dalle politiche di questi anni: il lavoro è svalutato, la precarietà si è generalizzata, i salari sono magri e lo sfruttamento è aumentato.
Fincantieri ha aumentato i subappalti e un dipendente diretto prende, al medesimo livello, poco più di un operaio del subappalto. Il silenzio della politica ligure è assordante. Cosa fa la Regione? Cosa fanno i Comuni di Genova e della Spezia? Nulla.ù
La Regione di Giovanni Toti ha concordato con Fincantieri un corso di formazione di 60 giovani. Se sono veri i numeri di Bono, siamo di fronte a una cifra ridicola. La questione occupazionale in Fincantiri deve diventare una questione nazionale.
Il governo gialloverde e il ministro Luigi Di Maio nulla dicono e nulla fanno. È necessario un piano straordinario per la formazione di migliaia di giovani, trovando finanziamenti sicuri.
Un posto di lavoro a tempo indeterminato e salari più alti deve essere l' obbiettivo. Il punto è questo: ridare dignità al lavoro".
Il coordinamento provinciale di Articolo Uno.