"Mercoledì 17 luglio la Regione, dopo aver ascoltato le ragioni dei comuni interessati, il Parco, la Provincia, Confindustria e Recos (i cui rappresentanti erano più numerosi di un battaglione), ha ascoltato anche le ragioni del comitato "No biodigestore a Saliceti". Speravamo che le argomentazioni portate facessero una piccola breccia, non nel cuore, ma almeno nelle coscienze.
Noi non siamo né mai potremmo essere portatori di interessi privati, ma solo di quelli che riguardano noi tutti (di chi ci aiuta ma anche di chi ci rema contro per solo profitto individuale), dell'intera collettività, della salute di tutti noi, del nostro patrimonio ambientale, dei nostri orti, del nostro fiume, delle nostre case che per lo più hanno costruito i nostri genitori e ben sappiamo, allora, con quanti sacrifici.
Intanto erano assenti la maggior parte dei consiglieri, per lo più di destra e l'assessore Giampedrone che, come al solito, non si è fatto vedere.
La Provincia ha sostenuto la bontà del progetto come pure Confindustria. Queste le notizie della cronaca.
Ora passiamo invece a dare a Cesare quel che è di Cesare.
Hanno sostenuto le nostre ragioni il consigliere Battistini (LP), Yuri Michelucci (PD), Alice Salvatore e De Ferrari (M5S) che ringraziamo di cuore per il sostegno datoci fin qui, in particolare la Salvatore e il De Ferrari che erano presenti anche alla nostra ultima assemblea del 3 luglio alla Vaccari e che hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti della nostra causa.
Nel contempo però il deputato Traversi (M5S) presenta un'interpellanza sull'opportunità o meno di realizzare un digestore a Saliceti, Salvatore Mucillo sottosegretario del M5S afferma che il progetto su Saliceti potrà essere ben valutato. E sono nello stesso movimento!! Come pure il ministro Costa che Invitiamo a togliere gli incentivi su questo tipo di impianti, che sono l'unico sprone alla costruzione dei "biomostri".
La destra istituzionale è evidente che, almeno dalle nostre parti, non sta dalla parte dei cittadini. E' arcinoto che la senatrice santostefanese non ha mai aperto bocca al riguardo come è arcinoto che Giampedrone ha sistematicamente schivato tutti i nostri tentativi di approccio, come pure Andrea Costa. La destra istituzionale è schierata con i poteri forti, in questo caso Confindustria, che se ne infischia se i cittadini di Santo Stefano si ritroveranno con una qualità della vita notevolmente peggiorata con inevitabili e pesanti ripercussioni sulla salute pubblica, quel che conta è che loro facciano affari sulla pelle di altri (viene in mente Thomas Mann con la sua saga di una famiglia di imprenditori ,"I Buddenbrock", leggetevelo se ancora non lo avete mai fatto). La Provincia, poi, che rinnega se stessa peggio di Ponzio Pilato!!! Prima sceglie un sito e poi avalla la scelta di un altro. Ma il consigliere Ponzanelli con il suo referente Andrea Costa (assente fra l'altro anche lui) non ci avevano messo la faccia anche in consiglio comunale a Santo Stefano?? Hanno usato la vecchia tattica della carota e dell'asino!!
Cosa sia cambiato nel frattempo non lo sappiamo, ma possiamo supporre che Recos abbia argomenti sostanziali per convincere anche i più riottosi.
I sindacati non erano auditi ma si sono fatti ricevere da Iren/Recos tempo fa e hanno elogiato la bontà di barattare un intero territorio con una manciatina di posti di lavoro!!!! E CHE LAVORO POI!!!!!!! In mezzo ai miasmi, ai liquami, ai rifiuti di mezza regione. E questo solo per ora.
Insomma per le opportunità delle scelte della mala politica i cittadini di Santo Stefano sembrano solo merce avariata".
Comitato No Biodigestore Saliceti