Quella che si consuma in queste ore e' una crisi talmente grave che, almeno per le modalità in cui è maturata, non credo abbia eguali nella storia della Repubblica.
La causa non deve essere ricercata soltanto nel comportamento, vile e vergognoso, di quei 100 franchi tiratori che hanno impallinato Prodi dopo averlo acclamato al mattino ( un fatto politico enorme) ma in una cultura che da tempo ha permeato nel PD che è quella della prevalenza degli interessi di bottega e dei giochi di cordata rispetto al "bene comune".
Cosa si può pensare di un partito e di una coalizione costretta a " segnare i voti" ( come ha fatto Vendola) o, addirittura, fotografarli ( ma non e' un reato penale?) per non essere tacciati di "tradimento"?
Questa crisi del PD non e' solo crisi della politica ma e', innanzitutto, crisi di valori, ideali ed etica politica che dovrebbero orientare i nostri comportamenti.
Ora occorre depurare il Partito, o quel che ne resta, da questa cultura di "affarismo politico".
Il punto e' che il Pd presenta, un po' ovunque, una classe dirigente mediocre e inadeguata e la mediocrità e l'inadeguatezza si prestano facilmente ad essere strumentalizzate a fini di parte.
Per questo non basta che Bersani o Bindi si dimettano: non è' sufficiente la ricerca di qualche capro espiatorio.
Va azzerata una classe dirigente intera, corresponsabile, a Roma come nelle Regioni che governiamo, della situazione che si è venuta a creare e che, se non avessimo valori saldissimi, ci porterebbe a vergognarci di essere Democratici.
A questo proposito eviterei, da parte di chi è in politica da oltre 30 anni e da oltre 30 anni amministra la cosa pubblica, di usare linguaggi e toni tipici degli "indignados del web": perché, " fuori dalle palle", insieme agli altri, ci devono andare, semmai, anche loro.
Corresponsabili dello sfascio del più grande partito riformista D' Europa.
Michele Fiore Capogruppo PD Lerici
Segretario Circolo San Terenzo