Non possiamo che essere soddisfatti di quello che apprendiamo dalla stampa in merito ai controlli in mare che la Guardia di Finanza da una parte e la Capitaneria coadiuvata dal Parco dall’altro si accingono ad avviare. Un auspicio e una richiesta che più volte Cna e Confartigianato hanno avanzato che finalmente diventa concreta.
Una ricchezza quella della nautica turistica ed un’opportunità anche di crescita qualitativa del territorio, nonché di consolidamento per le imprese che con serietà fanno questo mestiere, in alcuni casi ben prima del boom che stiamo vivendo negli ultimi tre anni, che rischia di essere fortemente compromessa se non addirittura vanificata da chi invece preferisce utilizzare escamotage utilizzando le normative nazionali vigenti per scopi ben diversi da quelli per cui sono state emanate.
Una tematica complessa quella delle attività commerciali legate al diporto che noi però siamo fiduciosi sarà districata proprio perché a muoversi saranno più Enti preposti al controllo e che sicuramente, e se così non fosse noi siamo qui a chiederlo, non mancheranno di confrontare gli esiti delle operazioni disgiunte.
Alle Fiamme Gialle il compito di capire quanti sono coloro che, anziché avere una regolare partita IVA, si nascondono dietro Associazioni sportive fittizie o altro, e alla Capitaneria quello di vigilare sia sulla sicurezza in mare ma anche, grazie all’accordo con il Parco 5 Terre, di sorvegliare su chi è privo delle autorizzazioni obbligatorie, magari utilizzando pass giornalieri non consentiti dal disciplinare o, ancora, su a chi pur riconosciuto come noleggio turistico svolge invece attività di trasporto passeggeri.
Sì perché ricordiamo che per poter svolgere l’attività di noleggio e locazione sono necessari specifici requisiti, così come altri requisiti servono per il trasporto passeggeri, tra cui un comandante ed un equipaggio e che solo dopo questo passaggio è possibile richiedere l’autorizzazione annuale all’Area Marina protetta.
Il numero delle autorizzazioni è contingentato ormai da due anni ma il traffico che viene denunciato, ed è peraltro sotto gli occhi di tutti, pare mettere in dubbio che siano rispettate le regole in questione.
Bene i controlli quindi ma è indubbio che sia necessario un censimento preciso per scongiurare quello a cui già si è assistito in altri settori dove il miraggio di facili guadagni o a volte, semplicemente la speranza di crearsi un’occupazione, è entrato senza la necessaria preparazione e professionalità livellando al basso anziché creando una sana concorrenza basata sulla qualità dell’offerta.
Le Associazioni faranno quindi la loro parte per dare le corrette e dovute informazioni così come lavoreranno in sintonia col Parco per garantire rispetto dell’ambiente e di chi vive ed opera nelle Cinque Terre e naturalmente con gli Enti di controllo affinché finalmente chi opera nell’abusivismo.