Dura stangata per il settore della pesca ligure: colpite tutte le marinerie da Lerici alla Spezia, Rapallo e il Golfo del Tigullio, Genova Quinto e Genova Boccadasse, Savona, Spotorno e Alassio.
Nella notte la forza inarrestabile del mare ha colpito pesantemente l’intera costa con l’acqua e il vento che hanno spazzato via tutto quello che hanno incontrato sul loro cammino. La violentissima tempesta non ha risparmiato nessuna zona, causando per la mitilicoltura spezzina ingenti danni sia per gli stabilimenti a terra, sia per le reste e le imbarcazioni in mare. La piccola pesca, da levante a ponente conta oggi la perdita di numerose imbarcazioni e neanche i piccoli pescherecci che effettuano la pesca a strascico sono rimasti illesi dal passaggio del mare . A Paraggi la furia dell’acqua ha portato via la strada carrozzabile rendendo impossibili gli spostamenti e isolando la zona di Portofino.
“E’ stato un duro risveglio quello della costa ligure – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - dove i danni registrati sono stati di ingenti proporzioni. Alcune imprese hanno visto nel giro di poche ore perdere tutto, dalle imbarcazioni agli stabilimenti, fino al prodotto come nel caso dei mitilicoltori. Bisogna attivarsi immediatamente per cercare, nel più breve tempo possibile, di rimettere in piedi un settore cardine dell’economia della nostra regione. Come Coldiretti Liguria abbiamo già predisposto una richiesta all’Ente Regione e agli organi competenti per l’immediato riconoscimento della calamità naturale in tutta la regione a seguito delle avverse condizioni meteorologiche che hanno causato questi gravi danni, e la conseguente attivazione del fondo di solidarietà così come previsto dall’Art. 14 del D.L. 154/2004. Serve però un impegno straordinario per dare alle imprese e al territorio ligure un sostegno vero e celere, per non perdere il patrimonio anche ambientale che il settore pesca genera.”