Stato di calamità per l’agricoltura ligure con campi allagati, olive a terra e serre scoperchiate. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti Liguria sugli effetti della violenta ondata di maltempo che sta colpendo la Liguria, in particolar modo nelle zone di levante. Nei territori colpiti è necessario attivare subito – chiede la Coldiretti - la procedura per la verifica dei danni e la richiesta dello stato di calamità.
Nell'estremo ponente ligure, soprattutto nella Valle Impero, la situazione è al limite anche se al momento non sono stati segnalati danni alle aziende: si attendo le prossime ore per vedere come evolverà la perturbazione. A Genova, in Val d’Aveto pioggia e vento hanno abbattuto una recinzione che limitava il pascolo dei bovini; gli allevatori hanno fortunatamente ritrovato gli animali dopo alcune ore. Tra Sestri Levante e Rapallo, invece, il maltempo ha sradicato alcuni alberi di ulivo.
Ma il peggio si è registrato nello spezzino – prosegue la Coldiretti. A Castelnuovo di Magra le raffiche di vento provenienti da sud est, che viaggiavano fra i 70 e 100 chilometri orari, hanno divelto 4 tunnel di coltivazioni orticole e frutticole. A ridosso delle Cinque Terre, tra Levanto e Monterosso, le forti precipitazioni hanno spazzato via dagli alberi i frutti, proprio nel pieno della campagna olivicola. Occhi puntati anche sul Fiume Magra che in alcuni punti ha già superato i livelli di guardia.
È solo un primo bilancio – rilevano i tecnici di Coldiretti Liguria – dei danni causati dal maltempo di queste ore, senza considerare che alcuni campi risultano in questo momento irraggiungibili perché allagati.